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Casteldaccia, "nessuno ci ha detto che la casa era abusiva"

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Giuseppe Giordano, che ha visto sterminata la sua famiglia a Casteldaccia, rivela: "La casa l'avevo affittata ma non sapevo che fosse abusiva".

“Sono rimasto aggrappato per più di due ore e mezzo. Gridavo con tutta la forza in corpo per chiedere aiuto per i miei familiari. Ma ho perso tutto. Mia moglie e due figli. Sono un uomo disperato” racconta stravolto Giuseppe Giordano, 35 anni, tra i pochi superstiti della strage avvenuta sabato 3 novembre 2018 nella villetta di Casteldaccia, piccolo centro in provincia di Palermo, non lontano da Bagheria. La casa, ad un piano, era abusiva ma Giuseppe e la sua famiglia non lo sapeva. L’avevano affittata due giorni per festeggiare il ponte di Ognissanti.

“Nessuno ci ha avvertito”

Giuseppe Giordano ha perso la moglie Stefania Catanzaro, 32 anni, la figlia Rachele, di un anno, il figlio 15enne Federico. Morti anche il padre Antonino Giordano, di 65 anni, e la madre Matilde Comito. Travolti dal fiume Milicia in piena, sul cui letto era stata praticamente costruita la villetta, anche il fratello di Giuseppe, Marco Giordano, 32 anni, la sorella Monia Giordano, 40, il figlio di 3 anni di quest’ultima, Francesco Rugho, e la nonna del piccolo, Nunzia Flamia, 65 anni.

L’uomo si è salvato perché è rimasto aggrappato per due ore a un albero. Unici altri superstiti la figlia 12enne di Giuseppe, Asia, che era uscita poco prima con lo zio Luca Rugho per andare a prendere dei dolci. Due famiglie sterminate per colpa dell’abusivismo. “Ma se quella casa era pericolosa, se lì non si doveva stare, perché non ci hanno avvertito” domanda tra le lacrime il 35enne.

“E’ accaduto tutto in pochi istanti – racconta – eravamo tranquilli. All’improvviso l’acqua è entrata con prepotenza e violenza sfondando tutti gli infissi. In pochi minuti è arrivata sui tetti”. Il 15enne Federico ha tentato con tutte le sue forze di mettere in salvo la sorellina di un anno, ma non è riuscito a sottrarsi dalla furia del fiume. “Ricordo che ho preso le chiavi della macchina, dovevamo fuggire, ho aperto una porta e sono entrati acqua e fango. È scoppiata la finestra. Rachele è morta, Federico è morto mentre tentava di salvarla, penso sia un eroe” spiega ancora Giuseppe Giordano.