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Desirée, tentativo di stupro il giorno prima di morire

desirè mariottini

Una testimone ha riferito di un tentativo di stupro ai danni di Desirée Mariottini, avvenuto il giorno precedente l'omicidio.

Continuano ad emergere nuovi particolari nella vicenda di Desirée Mariottini. Una giovane sudafricana di 20 anni, che conosceva la ragazza, ha testimoniato. Stando a quanto detto da lei, il giorno prima della morte un uomo italiano avrebbe provato a violentare la 16enne.

Nuova testimonianza

Una 20enne sudafricana, Antonella, che conosceva Desirée Mariottini, ha fatto la sua testimonianza nell’ambito delle indagini sulla morte della 16enne di Cisterna di Latina. “Era disperata e piangeva: voleva acquistare eroina ma non aveva i soldi” avrebbe raccontato la giovane agli agenti che hanno condotto il colloquio. Antonella le avrebbe quindi dato 10 euro. “Lei ha acquistato la dose da un africano, ma non conosco il nome. Da quel momento sono diventata il suo punto di riferimento” ha detto la 20enne.

La testimone ha però riferito anche di alcuni fatti accaduti il giorno precedente la tragedia. Antonella avrebbe ricevuto una telefonata da Desirée che le chiedeva di raggiungerla. “Aveva trascorso la notte con un ragazzo che aveva provato a stuprarla. Non sapeva dove andare a dormire e si era fatta ospitare da un ragazzo italiano” ha raccontato la giovane.

Il tentativo di salvarle la vita

Antonella ha poi riferito anche dei concitati momenti che hanno portato alla morte di Desirée. Una volta tornata a casa, la 20enne ha ricevuto la telefonata di una ragazza congolese, Muriel. “Mi diceva ‘Sta stirando, che devo fare?’ io le ho detto di chiamare subito l’ambulanza“. Nessuno però lo fece. La 16enne quella sera avrebbe potuto salvarsi, ma è morta tra l’indifferenza di tutti i presenti. La 20enne sudafricana ha continuato il racconto: “Muriel doveva chiamare l’ambulanza per soccorrere Desirée ma non lo faceva perché aveva paura di chiamare. Nel frattempo le venivano offerti dei tiri di droga”.