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Scuola e università, proteste contro il governo in 70 città

Studenti protestano contro i tagli all'istruzione

Studenti di scuole e università scendono in piazza per protestare contro i tagli all'istruzione. Occupata la facoltà di Scienze Politiche e Padova.

Tra venerdì 16 e sabato 17 novembre in 70 città italiane studenti di scuole e università scendono in piazza per protestare contro i tagli all’istruzione. La manovra economica infatti prevede di sottrarre circa 29 milioni di euro all’istruzione: 14 alla scuola e 15 all’università. Insieme agli studenti anche docenti e ricercatori, che vedono un netto peggioramento degli investimenti dello stato sul futuro dei giovani e del paese. “Sull’Università e sul diritto allo studio nella Legge di Stabilità non c’è un euro in più” spiega Alessio Bottalico, Coordinatore nazionale di Link Coordinamento Universitario.

Scuola e università protestano contro i tagli

Nonostante le mobilitazioni fossero previste per venerdì 16 e sabato 17 novembre, già a partire dalla sera di giovedì 15 novembre 120 studenti dell’Udu (Unione degli Universitari) hanno occupato il dipartimento di Scienze Politiche a Padova, in Via del Santo. Il sindacato studentesco si era riunito nel pomeriggio in un’assemblea e ha deciso di occupare la sede. “Come associazione studentesca non possiamo stare fermi per questo abbiamo scelto di attivarci, occupando la facoltà di Scienze Politiche per mandare un messaggio chiaro al governo. Occupare l’università è il simbolo più chiaro di come sia un luogo bistrattato e trascurato da tempo, quello dell’istruzione e della formazione” hanno spiegato alcuni rappresentanti.

Nelle altre città italiane sono previste diverse mobilitazioni. “Indosseremo nuovamente le maschere di Dalì, perché noi, la maschera, non abbiamo paura di toglierla: siamo studenti e chiediamo che si smetta di giocare col nostro futuro. Lo grideremo oggi da Roma a Venezia, da Firenze a Cagliari, da Bologna a Messina, come Rete e Udu, nelle piazze di tutta Italia” afferma Giammarco Manfreda, Coordinatore Nazionale della Rete degli Studenti Medi.