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Animal Equality, eletta miglior no profit per il quinto anno

Animal Equality

Anche nel 2018 Animal Equality è stata eletta miglior no profit in quanto fa "un lavoro eccezionale con le risorse a disposizione".

Animal Charity Evaluators ha incoronato per il quinto anno consecutivo Animal Equality come miglior non profit a livello internazionale. “Tutto questo è possibile perché Animal Equality è una no profit basata sui dati e – proprio per garantire che i soldi donati vengano utilizzati al meglio – misuriamo regolarmente l’impatto e i progressi del nostro lavoro, monitorando più di 50 indicatori di performance per i vari dipartimenti” sottolinea Matteo Cupi, Direttore Esecutivo di Animal Equality Italia.

Le battaglie di Animal Equality

Matteo Cupi ricorda inoltre come Animal Equality sia “attiva in diversi Paesi da molti anni e garantisce una produzione costante di investigazioni video a costi relativamente bassi e di respiro internazionale, con risultati incredibili anche in paesi nei quali opera da relativamente poco tempo, come India e Brasile”. L’organizzazione no profit in difesa dei diritti degli animali è nata infatti in Spagna nel 2006 con l’obiettivo di mostrare al mondo gli orrori che avvengono in particolar modo in alcuni allevamenti intensivi, riuscendo anche a mostrare per la prima volta il vero volto degli allevamenti e dei macelli di cani in Cina e del foie gras in Europa.

In Italia, Animal Equality è stata la prima organizzazione a introdurre un investigatore sotto copertura negli allevamenti di maiali che riforniscono il Consorzio del Prosciutto di Parma, mostrando le condizioni degli allevamenti italiani, al momento sotto osservazione da parte dell’Unione Europea. Nell’arco di dieci anni, Animal Equality è cresciuta poi in modo esponenziale, aprendo uffici anche negli Stati Uniti e in diversi paesi europei.

L’organizzazione inoltre da tempo lavora per sensibilizzare le aziende a migliorare le condizioni di vita degli animali da allevamento. In due anni per esempio ha convinto più di 66 imprese del settore alimentare ad abbandonare l’utilizzo delle gabbie per la produzione di uova, risparmiando così terribili sofferenze a milioni di animali. In Italia è riuscita a convincere alcuni marchi come Esselunga, Giovanni Rana e Ferrero ad abbandonare i prodotti che provengono da allevamenti in gabbia. Animal Charity Evaluators, ente indipendente che si dedica a trovare e promuovere i metodi più efficaci per aiutare gli animali, sottolinea infatti come Animal Equality riesca a fare “un lavoro eccezionale con le risorse a disposizione”.