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Sicilia, speleologa ferita in grotta: estratta sana e salva

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Grazie all'intervento dei corpi speciali la donna rimasta intrappolata nella grotta è stata estratta e portata in salvo: solo una frattura alla gamba.

Una speleologa siciliana è rimasta ferita dentro l’Abisso del Vento, sulle Madonie, a cento metri di profondità. Dopo ore e ore di lavoro delle forze speciali nel tentativo di riportarla in superficie la donna, 42 anni, è stata recuperata. Secondo quanto riportano i soccorritori intervenuti sul posto la donna starebbe bene e avrebbe solo qualche ferita.

Il lavoro dei soccorritori

Fondamentale e tempestivo è stato l’intervento dei soccorritori: dopo aver trascorso tutta la notte in un ambiente difficile e angusto sono comunque riusciti a estrarre la donna. Le grotte siciliane infatti sono caratterizzate da strettoie, pozzi e da temperature basse ed estreme: durante la notte si sono registrati meno di dieci gradi centigradi e un’umidità superiore all’80%.

La grotta si trova alle pendici di Cozzo Balatelli, nel palermitano. Le grotte si sviluppano lungo circa 2 chilometri e possiedono una profondità di 220 metri.

Il fatto

Secondo quanto riportano le prime indiscrezioni sempre che la speleologa stesse effettuando un’escursione con altre otto persone nel Parco delle Madonie. Improvvisamente la donna è caduta rimanendo bloccata dentro la grotta. A quel punto due componenti del gruppo sono rimasti con lei per sostenerla e per cercare di darle una mano, mentre gli altri sono usciti dalla grotta per chiamare i soccorsi.

In seguito alla caduta, la donna, di origine messinese, ha riportato una frattura ad una gamba e la missione di salvataggio è stata impegnativa. L’intervento del Cnsas, corpo specializzato nel soccorso in ambiente impervio, è stato tempestivo e fondamentale.