> > Bologna, donna in tunica bianca vaga per il paese: svelato il mistero

Bologna, donna in tunica bianca vaga per il paese: svelato il mistero

donna tunica bianca zola predosa

La preoccupazione dei cittadini, poi la rivelazione del sindaco di Zola Predosa: "Un esperimento teatrale durato tre giorni".

In tanti l’avevano avvistata sotto Natale vagare per le vie di Zola Predosa, in provincia di Bologna: tunica bianca, capelli arruffati a nascondere il volto e un bambolotto in braccio. No, nessuna visione demonica: si trattava di “una professionista” impegnata in un “esperimento di teatro catartico”, così il sindaco del paese ha rassicurato la cittadinanza. Eppure sono molti i testimoni che le avrebbero attribuito comportamenti aggressivi e autolesionistici, diverse sono le segnalazioni giunte ai carabinieri, fino alla smentita del primo cittadino Stefano Fiorini. Era stato proprio il sindaco a lanciare l’allarme nei giorni scorsi, chiedendo ai cittadini di inviare segnalazioni e avvistamenti della donna, con l’intento di fare chiarezza sulla vicenda.

Il sindaco: “un esperimento di teatro”

Un lungo post su Facebook chiude il mistero della donna di bianco vestita: “La persona non era una entità pericolosa – spiega il sindaco – bensì una professionista che per tre giorni, 21- 22 e 23 dicembre, ha fatto nel nostro territorio prove di teatro catartico passeggiando per diverse vie”. La sua presenza è bastata a seminare il panico tra i cittadini: in paese si era persino sparsa la voce che la donna avesse aggredito o minacciato un bambino. “Niente di tutto questo – assicura Fiorini – , ma solo paura di tanti, direi giustamente, nell’incrociare un individuo più consono ad un set teatrale o cinematografico che ad una tranquilla cittadina, che vuole rimanere tale”.

donna tunica bianca

Una psicosi collettiva

Caso chiuso? Quasi. Sono in molti a domandarsi ancora il motivo di una così particolare messinscena: “A tanti come al sottoscritto – chiude il sindaco – rimarrà qualche dubbio sul perché di questa esercitazione pubblica che magari poteva finire diversamente da una grande preoccupazione collettiva con risata, interrogativa, finale”. Più che una preoccupazione si potrebbe parlare di una vera e propria psicosi: ai primi avvistamenti, come riferisce FanPage, pare infatti siano seguite diverse denunce ai carabinieri, fino alla richiesta di presidiare le scuole a protezione dei bambini.