Paola Marras Maxi operazione nella provincia di Viterbo. I carabinieri hanno eseguito 13 arresti, disposti dal gip di Roma su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, per i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di aver messo in piedi un’organizzazione tesa ad imporre il controllo su varie attività economiche, anche attraverso aggressioni e gravi atti intimidatori.
Tredici arresto a Viterbo
Blitz dei carabinieri di Viterbo alle prime luci dell’alba di venerdì 25 gennaio 2019. I militari, coadiuvati dai colleghi del Raggruppamento Aeromobili, dell’ottavo Reggimento “Lazio” e dalle unità cinofile, hanno eseguito infatti un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dall’autorità giudiziaria di Roma – che dispone l’arresto di 13 persone.
Gli indagati dovranno rispondere, a vario titolo, per i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso. Come viene riferito dall’Arma, infatti, l’attività investigativa “ha delineato l’esistenza di un’organizzazione dai connotati mafiosi dedita principalmente ad imporre il proprio controllo su attività economiche, quali negozi per la vendita di preziosi usati (i cosiddetti “compro oro”), locali notturni, ditte di trasloco ed altre attività delittuose come i recupero crediti”. Il tutto, nella provincia di Viterbo.
Sodalizio con la ‘ndrangheta
I militari spiegano che “il sodalizio – con solidi collegamenti con ambienti ‘ndranghetisti – si era imposto a Viterbo e Provincia, attraverso una serie di aggressioni e gravi atti intimidatori, esercitando un’azione di controllo del territorio”. Tra questi atti delittuosi anche l’incendio doloso di un’auto dei carabinieri. Nel corso della mattinata sono state poi eseguite anche numerose perquisizioni.
