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Omicidio Daniela Bani, il marito latitante arrestato in Tunisia

Arrestato in Tunisia latitante che aveva ucciso la moglie

Chaanbi Mootaz era fuggito dopo aver ucciso la moglie con venti coltellate. In seguito era stato condannato a 30 anni di reclusione.

E’ finita la latitanza di Chaanbi Mootaz. L’uomo, condannato a 30 anni di reclusione per aver ucciso a coltellate la moglie Daniela Bani, era scappato in Tunisia dopo l’omicidio evitando così di finire in carcere. L’assassino è stato arrestato dalla Polizia locale grazie a un provvedimento restrittivo italiano ed esteso a livello internazionale dal Tribunale di Brescia. Lo riferisce la Repubblica.

Il commento di Salvini

“L’arresto di questo criminale, scappato in patria dopo l’orribile omicidio della madre dei suoi figli, non restituirà Daniela, ma ci fa sperare che sia fatta finalmente giustizia: deve pagare tutto! Ringrazio i nostri investigatori e le Autorità di Tunisi, che si sono confermate collaborative e di parola. Invio un abbraccio affettuoso alla signora Giuseppina e ai suoi due nipotini” ha commentato su twitter il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini.

L’omicidio

Era il 22 settembre 2014 quando si consumò il brutale omicidio della donna a Palazzo sull’Oglio (in provincia di Brescia). Come ricorda la Repubblica Chaanbi Mootaz uccise la moglie 30enne con 20 coltellate a gola, torace e addome. Il delitto secondo gli investigatori fu premeditato. L’uomo, dopo aver scontare gli arresti domiciliari per droga, nello stesso giorno dell’assassinio aveva preso infatti un biglietto per la Tunisia, prelevato del denaro e affidato i due figli a un amico affinché li lasciasse ai nonni materni. Tutto dunque era stato studiato. Secondo le testimonianze dei vicini la coppia era in crisi ma Daniela Bani non si era decisa fino in fondo a troncare il matrimonio proprio per i due figli. Inoltre la donna non lavorava perché il marito voleva che restasse in casa tutto il giorno.