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Strage di Corinaldo, riscontrate irregolarità nella discoteca

Corinaldo, riscontrate irregolarità nella discoteca

I periti incaricati dal pm di Ancona hanno riscotrato diverse irregolarità nella discoteca "Lanterna Azzurra", dove sono morte 6 persone.

Continuano le indagini della magistratura sulla strage di Corinaldo. Il pm di Ancona ha incaricato alcuni consulenti di effettuare dei riscontri nella discoteca Lanterna Azzurra, dove nella notte tra il 7 e l’8 dicembre, durante un concerto di Sfera Ebbasta, hanno perso la vita sei persone. I periti (l’ingegnere Marcello Mangione e il professor Costanzo Di Perna) hanno riscontrato diverse irregolarità nel locale. Le accuse di cui i responsabili di tali difformità dovranno rispondere sono di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose.

Le irregolarità nella discoteca

Tra le aree non a norma c’è l’uscita numero 3, che dalla pista 1 della discoteca conduce all’esterno. Le difformità dalle norme di riferimento per i locali notturni riguardano sia l’altezza dell’uscita sia la capacità di deflusso. Entrambi i parametri sono stati giudicati insufficienti per il numero di persone che hanno avuto accesso alla Lanterna quella notte. L’uscita presenta una pendenza eccessivamente elevata, manca di corrimano centrale e le balaustre laterali sono in un “pessimo stato conservativo“. Nella pista 1, inoltre, sono assenti i cartelloni necessari a indicare il punto di raccolta nel caso di esodo improvviso dal locale. I due locali guardaroba, infine, per via della loro ubicazione, possono costituire un ostacolo durante un’evacuazione.

Strage di Corinaldo, le indagini

Sono sei le vittime di quella tragica notte: cinque ragazzi e una donna di 39 anni, madre di quattro figli. Secondo quanto emerso dalle più recenti indagini, anche il trapper Sfera Ebbasta potrebbe essere inserito nel registro degli indagati. Monica Garulli, procuratrice di Ancona, ha sottolineato la necessità di raccogliere maggiori informazioni sull’organizzazione dell’evento. Gli indagati al momento includono i proprietari e i gestori del locale, gli addetti alla sicurezza, un dj e un ragazzo minorenne. Quest’ultimo è stato accusato di aver utilizzato dello spray urticante nella discoteca, ma sembra avere un alibi confermato.