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Agrigento, bimba travolta da tv: mamma accusata di omicidio colposo

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Agrigento, la madre della bimba uccisa travolta da tv è stata condannata in primo grado per omicidio colposo a sei mesi di carcere.

Una distrazione che non si perdonerà mai per tutta la vita. Vanessa Li Calzi, si è allontanata un attimo dalla figlia Grace lasciandola da sola in soggiorno. La bimba nel tentativo di accendere la tv ha fatto cadere l’apparecchio rimanendo schiacciata.

Condannata in primo grado

Il tragico evento risale al 29 dicembre 2016. La famiglia risiedeva in un appartamento di Campobello di Licata, comune in provincia di Agrigento. Appena sentito lo schianto del grosso televisore, una tv con ancora il tubo catodico, la giovanissima madre è tornata in soggiorno per soccorrere la bambina. Portata prima al pronto soccorso di Ravanusa e, in seguito, all’ospedale Barone Lombardo di Canicattì, la piccola Grace morì per il gravissimo trauma cranico riportato. La giovane madre, 23enne, è stata condannata in primo grado per omicidio colposo. Grace Gattabuia aveva tre anni.

Dopo più di due anni da quel tragico incidente domestico, il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, ha condannato la donna a scontare una pena di sei mesi di reclusione. L’inchiesta ha ricostruito i fatti ed ha accertato che Vanessa Li Calzi si era allontanata dalla stanza lasciando la piccola da sola correndo indietro solo dopo aver sentito il frastuono della tv caduta. Grace aveva tentato di accendere l’apparecchio che però è caduto travolgendola e ferendola mortalmente.

Sei mesi di reclusione

Secondo l’accusa, la bambina non sarebbe stata controllata in maniera corretta dalla madre. Per questo il Gup ha emesso una sentenza di condanna con una pena superiore a quella chiesta dallo stesso pm che aveva proposto 5 mesi e 10 giorni di reclusione.