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Piattaforma Eni, ritrovato senza vita il corpo dell'operaio disperso

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I sommozzatori hanno ritrovato a 70 Metri di profondità il corpo dell'operaio disperso nel tragico incidente a bordo della piattaforma "Barbara F"

I sommozzatori hanno rinvenuto la salma dell’operaio 63enne disperso nell’incidente che il 5 febbraio 2019 ha colpito la piattaforma Eni “Barbara F”, situata 60 Km al largo della città di Ancona. Il corpo dell’uomo è stato ritrovato a 70 metri di profondità, all’interno della gru che si è distaccata dalla struttura petrolifera, precipitando su un’imbarcazione sottostante e ferendo, così, altri due operai.

Ritrovato all’interno della gru precipitata

Gli uomini dei soccorsi, da subito impegnati nelle ricerche, hanno individuato quindi l’operaio inizialmente disperso. Nato a Montenero di Bisaccia, in provincia di Campobasso, e residente da anni a San Salvo, Chieti, Egidio di Benedetto aveva maturato un’esperienza di lavoro sulle piattaforme offshore ormai decennale. Il cedimento è giunto solo il giorno prima della conclusione del suo turno sulla struttura. Avrebbe infatti dovuto lasciare la piattaforma l’indomani, mercoledì 6 febbraio 2019.

Aperto un fascicolo per omicidio colposo

Con il ritrovamento del corpo, la Procura di Ancona ha deciso di aprire un fascicolo contro ignoti, ipotizzando il reato di omicidio colposo.

Stando a quanto emerso finora, l’incidente è avvenuto intorno alle 7.45 di martedì 5 marzo 2019, durante il trasbordo di una grossa bombola di azoto. Durante lo spostamento, l’improvviso cedimento delle strutture sulle quali la gru era installata, causandone la caduta in mare.

Il comunicato di Eni

Eni diffonde oggi un comunicato con il quale annuncia il ritrovamento della salma, oltre che il “profondo cordoglio alla famiglia del collega” deceduto.