> > Nardò, sospesa insegnante di 50 anni perché violenta con i bambini

Nardò, sospesa insegnante di 50 anni perché violenta con i bambini

Nardò, sospesa insegnante di 50 anni perché violenta con i bambini

Il Gip di Lecce ha ordinato la sospensione di una maestra di sostegno dal servizio pubblico, con l'accusa di gravi maltrattamenti verso gli alunni.

Schiaffi e mortificazioni di vario tipo. Le mamme di una scuola primaria di Nardò – comune della provincia di Lecce – hanno segnalato ai carabinieri un’insegnante di sostegno di 50 anni per maltrattamenti nei confronti dei suoi alunni. A seguito di quanto emerso dalle indagini, il Gip del tribunale di Lecce ha dato disposizione perché la donna fosse allontanata dal pubblico servizio per un anno intero. La maestra è accusata di gravi maltrattamenti personali e abuso di mezzi di correzione. Tra gli episodi denunciati anche quello per cui i bambini erano stati costretti a farsi la pipì addosso.

Insegnante violenta

Prima le segnalazioni e poi le denunce. Alcune mamme degli alunni della scuola primaria del Comune di Nardò hanno sporto denuncia ai carabinieri per alcuni lividi sospetti e per l’apparente immotivata paura dei loro figli per andare a scuola. Le indagini degli investigatori hanno svelato un quadro inquietante, in cui un’insegnante di sostegno di 50 anni avrebbe reso la vita degli alunni un vero inferno. Tra gli episodi di violenza individuati, le forze dell’ordine hanno scoperto che la maestra era solita picchiare i bambini, costringendoli anche a urinarsi addosso per punizione.

Precedente a Firenze

Purtroppo, gli episodi di maltrattamento di bambini nelle sedi scolastiche sono diventate un caso trattato a più riprese dalla cronaca locale. Gli investigatori hanno avuto modo di accertare gli effettivi atti di violenza sui bambini, attraverso indagini approfondite. Il 4 Marzo 2019, il Giornale ha dato la notizia dell’apertura di un’inchiesta in una scuola di Firenze. Secondo una prima ricostruzione delle autorità, un’insegnante avrebbe punito in modo discutibile un bambino colpevole di aver dato un calcio a un compagno. La donna avrebbe spinto più volte il bambino a terra per poi invitare il compagno colpito dal calcio a restituire a sua volta il colpo subito. L’insegnante avrebbe anche intimato ai 2 di non dire nulla alle rispettive famiglie, cosa che i ragazzini non hanno fatto.