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Santa Gemma Galgani: la storia della mistica italiana

Santa Gemma Galgani

Gemma Galgani fu scelta da Gesù come collaboratrice nell’opera di salvezza. Le stigmate anziché affliggere la mistica le donavano una pace perfetta.

Gemma Galgani nasce il 12 marzo 1878 a Bogonuovo di Camigliano (Lucca), ed è morta a soli 25 anni. Canonizzata da Papa Pio XII nel 1940, la Santa è ricordata per essere stata una grande mistica e per aver sopportato con serena lucidità i segni della passione di Cristo, fino alla comparsa delle stigmate.

La via della Croce

Gemma Galgani rimane orfana di madre, sua prima maestra di fede, all’età di otto anni. Crebbe quindi con il padre farmacista e i suoi sei fratelli. Rimasta poi orfana fu accolta in una famiglia agiata, i Giannini, farmacisti lucchesi. Nonostante volesse prendere i voti, i conventi la rifiutarono a causa della sua cagionevole salute.

Ciò non impedì a Gemma Galgani di seguire la via della Croce. Dopo aver letto la biografia del passionista Gabriele dell’Addolorata comincia ad avere apparizioni del venerabile (ora Santo), che la chiama “sorella mia”. Anche se Gemma Galgani non entrò mai nell’ordine dei passionisti, la sua vita ne fu infatti totalmente conforme.

L’8 dicembre, festa dell’Immacolata, Gemma decide quindi di fare voto di castità, anche se in tanti la vorrebbero in sposa. La santità della mistica deve passare però attraverso diverse sofferenze. “Figlia mia, quanti mi avrebbero abbandonato se non li avessi crocifisso” le disse infatti Gesù l’11 settembre 1900.

Le sofferenze

Dopo i disagi economici Gemma soffrì di una grave malattia, che le rese le gambe paralizzate. Gemma è tentata anche dal demonio, che riesce però a vincere grazie alle apparizioni di Gabriele dell’Addolorata e del suo Angelo custode. Quando i medici la danno ormai per spacciata, Gemma Galgani guarisce miracolosamente.

I Giannini, la famiglia che la adottò, le regalorano quel grande crocifisso dal quale una volta Gesù si staccò per abbracciarla. E’ davanti a questo, in preghiera, che riceve per la prima volta le stigmate. A sorreggerla nel dolore anche Maria, tant’è che i dolori anziché affligere Gemma le provocano una pace perfetta.

Le stigmate riappariranno sanguinanti ogni giovedì, per scomparire poi il venerdì alla 15, ora della crocifissione di Gesù che la vuole sua collaboratrice nell’opera di salvezza. Gemma Galgani, che sarà ricordata come tra le più importanti mistiche italiane e addita a modello della Chiesa universale, morirà l’11 aprile 1903, il Sabato Santo.