> > Stupro in Circumvesuviana, in stazione affissi dei volantini shock

Stupro in Circumvesuviana, in stazione affissi dei volantini shock

stupro

Presso la Circumvesuviana di Napoli affisso un volantino con l'immagine di Santa Maria Goretti, per denunciare lo stupro della 24enne di Portici.

Dopo lo stupro in Circumvesuviana del 5 marzo 2019 a San Giorgio a Cremano il clima rimane molto teso. Davanti alla Procura la 24enne di Portini che ha denunciato i tre aggressori ha ribadito: “Non volevo fare sesso con loro, ho scandito il mio no più di una volta”. Ma parte dell’opinione pubblica sembra ancora fare fatica a riconosce la vittima dal carnefice. Dei volantini denunciano tale situazione.

“Non era consenziente”

Parla, senza farsi riprendere in volto per tutelare l’anonimato della vittima, la sorella della 24enne di Portici che ha denunciato la violenza sessuale. “Siamo certi che mia sorella abbia subito una violenza e che non era in nessun modo consenziente. È impossibile che abbia acconsentito ad avere un rapporto così come è stato descritto” chiarisce la donna, intervistata a Storie Italiane di Eleonora Daniele su Rai1.

“Assurdo che ancora oggi delle ragazze possano subire delle violenze in luoghi pubblici, in orari di punta e in presenza di tante persone” prosegue. Così come appare assurdo il fatto che parte dell’opinione pubblica faccia ancora difficoltà a riconosce la vittima dal carnefice. Tanto che la strada che porta al binario 3 della Circumvesuviana di Napoli è stata tappezzata di volantini in formato A4 per denunciare tale situazione.

“In questo posto dimenticato da Dio i vostri figli annoiati e violenti possono scendere in strada e stuprarmi mentre aspetto il treno in banchina” si legge per esempio in uno di questi manifestini, come riporta ilmattino.it.

Il volantino shock

Ma è in particolare un messaggio che ha attirato l’attenzione. Su un volantino è stata stampata infatti l’immagine di Santa Maria Goretti con sotto la scritta: “È il modello che ci hanno dato, la donna deve resistere fino alla morte, altrimenti è consenziente e complice dello stupratore”.

Non è chiaro chi abbia diffuso i manifestini, ma a quanto pare il persone ferroviario è solidale con lo spirito dei messaggi tanto da spiegare: “Non si tratta di pubblicità, è pur sempre un gesto non violento. Non c’è necessità di rimuoverli”.