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Stupro in Circumvesuviana, applausi per i tre arrestati dai genitori

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I genitori dei ragazzi arrestati per lo stupro della 24enne avrebbero applaudito i figli al momento dell'arresto. Il fatto ha suscitato indignazione.

Alcuni esponenti politici partenopei denunciano come i genitori di Alessandro Sbrescia, Raffaele Borrelli, Antonio Cozzolino avrebbero applaudito e incitato i figli all’uscita dal commissariato, censurando tale atteggiamento. I tre ragazzi infatti sono accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di una 24enne.

Genitori applaudono i figli

“Uno dei capitoli più inquietanti della triste vicenda dello stupro nella stazione della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano sono gli applausi e gli incoraggiamenti rivolti ai colpevoli dai genitori. Scene censurabili che vanno ben oltre l’accettabile” denunciano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, il segretario del Sole che Ride di Portici Giorgio Alfieri e quello di San Giorgio a Cremano Salvatore Petrilli, il consigliere comunale verde di Portici Franco Santomartino e l’assessore alle Pari Opportunità del comune di San Giorgio a Cremano Ida Sannino.

“Ci costituiremo parte civile, – annunciano quindi – abbiamo dato mandato all’avvocato Angelo Pisani per valutare gli estremi per l’avvio di un’azione legale che permetta di censurare l’atteggiamento di queste persone. Facciamo appello a tutte le associazioni legittimate sul territorio nazionale affinché si costituiscano parte civile nel procedimento, affiancandoci in questa battaglia”.

In base a quanto riporta in un articolo Il Mattino i genitori di Alessandro Sbrescia (18 anni), Raffaele Borrelli (19 anni), Antonio Cozzolino (19 anni), accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di una 24enne di Portici, avrebbero infatti atteso tutta la notte l’uscita dei figli dal commissariato per incoraggiarli, anche con degli applausi. I tre giovani sono in carcere da mercoledì 6 marzo 2019.

“Via la patria potestà”

“Sto studiando gli estremi per un’azione che permetta di adire le strutture competenti per sollecitare l’intervento dei servizi sociali” precisa quindi l’avvocato Angelo Pisani. “Allo stesso tempo sto valutando gli estremi per procedere con un’azione volta a chiedere la revoca della patria potestà e della capacità genitoriale dei soggetti che hanno incitato e applaudito i figli, accusati di un reato particolarmente grave” conclude il legale.