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Treviso, cerca di sedare una rissa: muore 46enne colpito da un pugno

suicidio a Viterbo

Invece che festeggiare il passaggio del Giro d'Italia la comunità di Tovena di Cison di Valmarino si è stretta in lutto per la morte di un 46enne.

La comunità di Tovena di Cison di Valmarino (Treviso) è sconvolta per quanto accaduto nella nottata tra giovedì 30 e venerdì 31 maggio 2019. Un 46enne, Alessandro Sartor, è infatti morto dopo essere intervenuto per sedare una rissa scoppiata in un locale. L’uomo sarebbe stato colpito con un pugno. Inutile il trasporto in ospedale. Indiziate due persone, forse fratelli.

La rissa

La tragedia si è consumata attorno all’una di notte. La cittadina era in festa, perché poche ore dopo sarebbero passati i ciclisti del Giro d’Italia, per la tappa con partenza a Treviso e arrivo in quota a San Martino di Castrozza. Alessandro Sartor, operaio, candidato alle ultime elezioni comunali e attivo nella Pro Loco, aveva appena finito di aiutare a mettere per le vie i nastri rosa e le bandiere tricolore.

Il 46enne si ferma quindi nel bar ristorante “Al Bakaro”, al cui interno scoppia poco dopo una rissa. Il litigio è successivamente proseguito fuori dal locale, dove si sarebbero formati due gruppi. Sartor è quindi intervenuto, per cercare di calmare gli animi e chiedere a tutti di abbassare i toni, vista anche la tarda ora.

Colpito con un pugno

La reazione contro di lui è stata violenta. In base a quanto riporta Treviso Today l’uomo è stato colpito con dei pugni alla schiena. Sartor sarebbe quindi caduto a terra, battendo il capo. Il corriere.it, invece, scrive che il 46enne sarebbe stato raggiunto anche da un pugno alla testa. Il risultato comunque è purtroppo il medesimo. Alessandro Sartor perde i sensi e non si riprenderà più

I presenti allertano subito l’ambulanza ma durante il trasporto in ospedale il 46 muore. I Carabinieri, intervenuti sul posto, hanno identificato tutti i responsabili della rissa ma sarebbero due gli indiziati, fratelli ventenni, sospettati di aver colpito Sartor.