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Csm, le intercettazioni che mettono nei guai Riccardo Fuzio

fuzio palamara

Stando a quanto emerso, Fuzio avrebbe informato Palamara dell'indagine a suo carico, parlando poi delle nomine.

Emergono nuove intercettazioni nell’ambito della vicenda sulle nomine al Csm, che riguarderebbero il procuratore generale della Cassazione, Riccardo Fuzio, membro di diritto del Consiglio Superiore della Magistratura e capo della sezione disciplinare che poco tempo fa aveva chiesto la sospensione facoltativa delle funzioni e dello stipendio di Luca Palamara, pm di Roma indagato per corruzione a Perugia. I colloqui in questione sarebbero avvenuti tra il 21 e il 22 maggio scorso tra Fauzio e Palamara stesso. Dalle trascrizioni, riportate da L’Espresso, emerge che l’alto magistrato avrebbe svelato al collega la notizia sull’inchiesta di Perugia, parlando anche del futuro capo dell’ufficio di Roma. Le conversazioni sarebbero state captate da un trojan installato nel cellulare di Palamara.

Le intercettazioni

Stando a quanto emerso, Fuzio avrebbe informato Palamara dell’arrivo al Csm delle carte da Perugia, riferendosi in particolar modo all’informativa della Guardia di Finanza in cui sono descritti i pagamenti effettuati dall’imprenditore Centofanti a favore di Palamara. E’ quest’ultimo a dire: “Perché almeno l’unico modo per controbattere l’informativa è poter darle l’archiviazione, se no che ca..o faccio giusto? Però rimane l’informativa…questo è gravissimo. Qualcuno glielo deve dire, cioè o gli dici chiaro, se no veramente io perdo la faccia. L’informativa non l’ho mai letta, non si sa di che importo di parla. Qual’è l’importo di cui si parla?”. Fuzio risponde: “Si, ci stanno le cose con Adele (Attisani, ndr) e il viaggio a Dubai”. Il colloquio prosegue, e ad un certo punto i due discutono anche delle nomine per i nuovi procuratori, in particolare quelli di Roma: “Il problema – dice Fuzio a Palamara – è lavorare sui numeri. Questo è il problema”.