Giorgia Giuliano Si chiama don Pietro Cesena e le sue omelie sono imperdibili anche per chi non vive a Borgotrebbia, una piccola frazione della periferia di Piacenza: ha 60 anni e dal 2002 è il parroco della Chiesa dei Santi Angeli Custodi. La messa della domenica è particolarmente affollata perché in tanti vogliono sentire i suoi -a tratti insoliti- sermoni che don Cesena diffonde anche in formato audio. Stavolta il parroco non si è morso la lingua dopo qualche parola non proprio dolce di sale nei confronti di alcuni rapper italiani.
Parolacce durante il sermone
Don Pietro Cesena ha detto più volte “stronzi”. Non è riuscito a trattenersi mentre parlava dei rapper italiani, ascoltatissimi dagli adolescenti proprio durante l’età più delicata, quella del cambiamento e delle ribellioni. «I vostri figli ascoltano la musica di questi stronzi, presunti rapper, che a ragazzini di 12 anni, che si affacciano alla vita con tutti gli ormoni in circolo gli dicono che tanto la vita finisce in niente» e ancora «Io giuro che se ne incontro uno lo picchio, poi mi picchia lui, ma io mi ci butto dentro perché non è possibile che i nostri ragazzi ascoltino da questi stronzi che ciò che vale è solo la carriera, i soldi, il sesso, la droga». Questo lo sfogo del parroco durante l’ultimo sermone della domenica. Uno sfogo che a quanto pare era inevitabile.
Non ce l’ha chiaramente con tutti i rapper ma solo con quelli che lanciano ai ragazzi i messaggi più frivoli. Non proprio un parere da critico musicale quanto piuttosto una critica esasperata al punto che sarebbe addirittura disposto a picchiare uno di loro qualora se lo ritrovasse per strada.
