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Mediterranea, forzato il posto di blocco: in rotta verso Lampedusa

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"Siamo costretti a prendere atto che ė impossibile recarci a Malta come richiesto per ragioni di sicurezza delle persone a bordo dell’equipaggio"

Si arricchisce nuovamente lo scenario nel Mediterraneo. Il continuo braccio di ferro tra le ong e gli stati ospitanti avrà un altro capitolo. Il veliero Alex dell’ong italiana Mediterranea ha forzato il posto di blocco e si dirige verso il porto di Lampedusa.

Il comunicato

Durante la mattinata del 6 Luglio 2019 l’ong Mediterranea ha diffuso un comunicato stampa per avvertire gli stati della loro decisione: “Dopo lunghissime ore di attesa e di estenuanti comunicazioni con le autorità maltesi e italiane siamo costretti a prendere atto che ė impossibile recarci a Malta come richiesto per gravi ragioni di sicurezza delle persone a bordo e dell’equipaggio”.

Ora il veliero ha forzato il posto di blocco previsto dalle autorità italiane ed è in rotta verso Lampedusa. Considerato il primo porto sicuro vicino.

Dopo la vicenda Carola Rackete anche l’ong italiana ha deciso di andare ben oltre i divieti imposti. L’umanità anche in questo caso ha avuto la precedenza. L’ong assicura di aver contattato Malta per evitare un’altra polemica in terra italiana ma è stato impossibile raggiungere un accordo.

L’invito ad attraccare a Malta

L’invito del Viminale all’ong italiana è stato quello di attraccare a La Valletta: “Alex si diriga verso Malta, l’Italia è pronta a offrire collaborazione per il trasbordo degli immigrati a patto che attracchi a La Valletta per le verifiche di legge”.

Un commento ironico è invece arrivato dal vicepremier in quota Lega Matteo Salvini che ha espresso così il suo parere: “Mediterranea dice che l’imbarcazione Alex non può arrivare fino a Malta, anche se è stata in grado di partire da Licata per raggiungere le acque territoriali libiche”.

La situazione igienica a bordo

Attraverso la pagina twitter ufficiale di Mediterranea Saving Humans è stato diramato un tweet che dichiara lo stato di necessità: “Di fronte alla intollerabile situazione igienico-sanitaria a bordo Alex ha dichiarato lo stato di necessità e si sta dirigendo verso il porto di Lampedusa unico possibile porto sicuro di sbarco”.

L’ong italiana prosegue raccontando alcuni retroscena che li hanno costretti a prendere una decisione immediata: “In queste ore di attesa snervante non abbiamo sentito che ‘nò dalle autorità italiane ed europee. Abbiamo chiesto: possono i naufraghi raggiungere Malta con motovedette del corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera? No. Possono i naufraghi raggiungere Malta su assetti maltesi? No. Possiamo essere riforniti di acqua dolce, cibo e gasolio per arrivare a Malta? No. Possiamo trasbordare in acque internazionali? No. Siamo a un’ora di navigazione da Lampedusa, abbiamo proposto varie soluzioni ricevendo sempre la stessa risposta: No”.

La posizione della Germania

Il ministro dell’Interno tedesco Horst Seehofer si è espresso ed ha preso posizione sulla vicenda migranti: “Sia nel caso della ‘Alan Kurdi’ che nel caso di ‘Alex’ siamo pronti, nell’ambito di una soluzione solidale europea, a prendere alcune delle persone salvate”.