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Roma, 13 migranti scappati dal centro di permanenza dopo una rivolta

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Il Sindacato Autonomo di Polizia rende noto che 13 migranti di Roma sono scappati dal centro per rimpatri. Uno di loro è pericoloso.

A Ponte Galera, nel sud della capitale, tredici migranti sono scappati dal centro di permanenza per i rimpatri scavalcando le recinzioni e addentrandosi nelle campagne romane. Secondo le prime informazioni avrebbero fatto scoppiare una rivolta bruciando materassi, sfondando porte e finestre. Poi si sarebbero dileguati. Tra di loro, inoltre, ci sarebbe anche un algerino molto pericoloso radicalizzato nella prigione. La procura, infine, ha aperto un’inchiesta.

Migranti scappati da Roma

Secondo quanto si apprende da Il Messaggero, a rendere nota la fuga è stato il Sap, Sindacato autonomo di Polizia. Le prime informazioni segnalano lo scoppio di una rivolta in un centro di permanenza per i rimpatri a sud di Roma, precisamente a Ponte Galera. Tredici migranti avrebbero generato il caos per poi darsi alla fuga superando le recinzioni e correndo nei campi limitrofi. Un algerino presente tra questi fuggitivi sarebbe pericoloso. In una nota, il sindacato autonomo esprime “solidarietà ai colleghi del Reparto mobile e dell’Ufficio immigrazione che si sono trovati a fronteggiare le violente intemperanze degli ospiti del Cpr”.

La situazione

Massimiliano Cancrini, il segretario provinciale dichiara: “Le intemperanze si erano registrate già nelle settimane precedenti. I dormitori vennero chiusi nel 2015 dopo che un incendio appiccato dagli stranieri li rese inagibili ed è già tutto di nuovo danneggiato”. Poi spiega: “Incontrerò il Questore e gli chiederò di separare meglio gli ambienti interni dall’esterno, di rinforzare e rendere più asettica la struttura e di evitare che gli ospiti possano raggrupparsi troppo facilmente”.