Laura Pellegrini Nel pomeriggio di sabato 13 luglio un vasto incendio partito dal parco naturale di Punta Pizzo, a Gallipoli ha invaso il territorio circostante. Il vento di scirocco, inoltre, avrebbe alimentato e facilitato la propagazione delle fiamme. Secondo le prime informazioni, l’incendio è scoppiato vicino a un parcheggio abusivo che era stato sequestrato alcuni anni fa a causa della criminalità organizzata. Nelle ultime due settimane, infine, erano stati segnalati altri due roghi nello stesso luogo.
Incendio a Gallipoli
L’incendio è divampato dalla litoranea circostante un parcheggio abusivo nel pomeriggio di sabato. La zona era stata già sequestrata in passato alla criminalità organizzata. Il rogo si è propagato facilmente grazie al vento di scirocco che ha colpito la zona di Gallipoli. Inoltre, la violenza dell’incendio ha raggiunto anche l’hotel Le Sirene, dove sono stati evacuati gli ospiti per questioni di sicurezza. I turisti si sono riuniti nella hall, abbandonando le loro stanze. Le fiamme hanno distrutto la pineta del parco naturale di Punta Pizzo e hanno trasformato in cenere la vegetazione a lato del mare. Inoltre, secondo quanto riporta La Repubblica, è stato trovato un corpo carbonizzato, ma non si conosce ancora il genere della persona deceduta e nemmeno la causa di morte.
I soccorsi
Un Canadair arrivato da Lamezia Terme ha cercato di domare l’incendio coadiuvato dalle operazioni dei vigili del fuoco. Fortunatamente il rogo è stato spento, ma la paura tra i bagnanti e i cittadini è ancora viva. Infine, il responsabile di Legambiente Gallipoli, Maurizio Manna ha riferito che i danni ambientali causati dal rogo sono notevoli. Nel parco naturali sono andati in fiamme 12 metri di ginepri che si affacciavano sulla scogliera: la parte più sensibile del parco.
