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Ragazzo in coma con lesioni cerebrali dopo la festa nell'attico

nerviano

I fatti risalgono alla notte fra il 26 e il 27 luglio scorsi: il giovane lotta fra la vita e la morte da 15 giorni circa.

Nell’hinterland milanese resta un giallo il caso del ragazzo di 20 anni rimasto in coma con lesioni cerebrali dopo una festa nell’attico. Luca sta lottando ormai da due settimana tra la vita e la morte. Quindici giorni fa, infatti, il giovane stava festeggiando con un gruppo di amici invia Papa Giovanni XXIII a Nerviano. Intorno alle 2 del mattino, però, i medici del 118 lo hanno ritrovato a terra privo di sensi. Il caso di Luca resta un giallo: i carabiniere stanno effettuando le indagini.

Ragazzo in coma a Nerviano

Nella notte fra il 26 e il 27 luglio scorsi, Luca, (il ragazzo di 20 anni rimasto in coma in una festa nell’attico), stava festeggiando il diploma con gli amici. All’interno dell’attico non si conoscono ancora le dinamiche, ma la cosa certa è che l’ambulanza ha trovato Luca steso a terra privo di sensi intorno alle 2. Una volta chiarita la gravità del caso, il giovane è stato trasferito di urgenza all’ospedale di Legnano, dove da 15 giorni lotta per la vita. Secondo i medici, il 20enne avrebbe riportato alcune lesioni cerebrali irreparabili oltre a un grave trauma cranico. In quella notte, però, nessuno ha chiamato le forze dell’ordine. resta infatti un mistero il modo in cui Luca si sia procurato quelle ferite e quei traumi. I carabinieri stanno effettuando altre indagini per chiarire la situazione.

Le indagini

I carabinieri hanno aperto le indagini sul caso tre giorni dopo l’incidente, ma ci sono ancora molte incognite da chiarire. La madre di Luca si è recata in commissariato il lunedì successivo alla tragedia, chiedendo spiegazioni. I carabinieri, però, non erano a conoscenza dei fatti in quanto nessuno li aveva chiamati. Come si è procurato quelle lesioni il giovane 20enne? Sarà stata una svista, un’aggressione, uno scherzo? Nel frattempo, in attesa di certezze, il legale della famiglia di luca ha spiegato che le ferite riportate non sarebbero compatibili con una caduta accidentale.