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Open Arms, otto migranti sbarcati a Lampedusa per motivi sanitari

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Nella tarda serata del 19 agosto otto migranti della Open Arms in gravi condizioni di salute sono stati fatti sbarcare nel porto di Lampedusa.

Sembra smuoversi parzialmente la situazione a bordo della nave Open Arms. Otto migranti (più un accompagnatore) sono sbarcati a Lampedusa nella tarda serata del 19 agosto a causa delle loro gravi condizioni di salute. Secondo quanto riportato dal profilo Twitter della Ong, i migranti evacuati saranno visitati dal personale sanitario del poliambulatorio dell’isola siciliana. La nave si trova attualmente ad 800 metri da Lampedusa ed è al centro di un braccio di ferro tra Italia e Spagna per decidere la ricollocazione dei migranti in mare da ormai 19 giorni.

Open Arms, otto migranti sbarcati

L’evacuazione degli otto migranti arriva dopo le lunghe trattative tra i governi di Spagna e Italia e l’equipaggio della nave. Open Arms ha infatti rifiutato il trasferimento dei migranti via mare a causa delle loro drammatiche condizioni psicofisiche che non reggerebbero altri giorni di navigazione. L’ipotesi proposta dall’Ong è stata pertanto quella di utilizzare un aereo di linea per prelevare i migranti e portarli a Madrid in poche ore. Un offerta che però non è stata al momento ancora recepita dalle autorità italiane e spagnole.

Oltre agli otto migranti è stata fatta sbarcare anche una nona persona come accompagnatrice, la moglie di uno dei migranti in gravi condizioni di salute. Con l’evacuazione delle nove persone di stasera, sulla Open Arms rimangono 98 migranti.

La proposta di Toninelli

Nel pomeriggio era intervenuto sulla vicenda anche il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. In un post sulla sua pagina Facebook il ministro aveva accusato Open Arms di agire in malafede riguardo il rifiuto di trasferire i migranti in un porto delle isole Baleari: “La Ong ha incredibilmente rifiutato, con un atteggiamento che fa sospettare ci sia malafede da parte loro. A questo punto facciamo un ulteriore passo in avanti: siamo disponibili a portare noi, con la nostra Guardia Costiera, nel porto iberico che ci verrà indicato tutti i migranti che sono a bordo della Open Arms. La Spagna però faccia prima, a sua volta, un passo in avanti e tolga immediatamente la sua bandiera dalla nave della Ong”.