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Padre e figlia bruciati vivi in auto: 55enne denunciato per omicidio stradale

Padre e figlia bruciati vivi in auto

Padre e figlia di sei anni carbonizzati vivi in auto in seguito a un tamponamento sulla Torino-Pinerolo. Vani i tentativi della moglie di salvarli.

Non c’è stato nulla da fare per Giuseppe Pennacchio e Nicole, padre e figlia di rispettivamente 41 e 6 anni, bruciati vivi all’interno dell’auto sulla quale transitavano.

Carbonizzati vivi in auto

La vettura, una Mini Cooper che viaggiava ieri mattina all’altezza di Piscina, ha preso fuoco dopo essere stata tamponata da una Toyota Airis guidata da un uomo di 55 anni, che si è incendiata a sua volta. L’uomo, denunciato per omicidio stradale, è ora ricoverato all’ospedale di Pinerolo per le lesioni riportate.
Immediato l’intervento dei soccorsi sul luogo dell’incidente, ma purtroppo per il padre e la figlia, ormai bruciati vivi in auto, era già troppo tardi.

Il tentativo della madre di salvare padre e figlia

Salve la moglie di Giuseppe e figlioletta di appena 4 mesi, che viaggiavano su un’altra vecchia Mini. Entrambe le vetture erano dirette a Macello, nel pinerolese, per raggiungere un raduno d’auto d’epoca. La donna, che dapprima ha provato ad aiutare Giuseppe e la figlia, si è dovuta allontanare alle fiamme dopo le ustioni portate al viso e a un braccio.

«Ha provato in tutti i modi a salvare la sua Nicole andando incontro alla morte. Ma quando le fiamme hanno dapprima bruciato una ciocca di capelli e avvolto in parte il suo viso si è dovuta arrendere. Quello di Consiglia è stato un destino crudele: vedere morire, senza nulla poter fare, marito e figlia» ha dichiarato con voce rotta la zia di Giuseppe, Angela Rigillo.