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Sentenza Manuel Bortuzzo: i due aggressori condannati a 16 anni

Manuel Bortuzzo

Riconosciuta la premeditazione per Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano, condannati a 16 anni per l'aggressione e il ferimento di Manuel Bortuzzo

Sono due ragazzi di 24 e 25 anni gli autori della sparatoria. In quella drammatica notte tra il 2 e il 3 febbraio, la giovane promessa del nuoto italiano è rimasta gravemente ferita all’esterno di un pub romano. I due sono stati immediatamente fermati con l’accusa di tentato omicidio e porto abusivo d’arma. Sentenza Manuel Bortuzzo: a distanza di 8 mesi, i due aggressori sono stati condannati a 16 anni.

Sentenza Manuel Bortuzzo: la condanna

Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano: sono loro i due aggressori di Manuel Bortuzzo. I giovani sono stati imputati per il ferimento del nuotatore. L’accusa aveva avanzato la richiesta di 20 anni di detenzione. Su Bazzano e Marinelli gravava l’accusa di tentato duplice omicidio di Bortuzzo e della fidanzata Martina Rossi. È stata riconosciuta anche la premeditazione e gli inquirenti non hanno escluso l’aggravante dei futili motivi.

I legali di Bortuzzo avevano chiesto anche un risarcimento da dieci milioni di euro. “Una sentenza severa c’è già stata nei confronti di Manuel. A lui l’ha data il referto medico che ha sancito per lui la paralisi delle gambe. Ora aspettiamo una sentenza giusta anche dal giudice”. Così aveva commentato l’avvocato della vittima. I due sono stati processati con rito abbreviato dalla gup Daniela Caramico D’Auria, informa Il Fatto Quotidiano.

La vicenda di Manuel

E Manuel quella notte se la ricorda bene. Quegli attimi, quel dolore, quell’immane paura di non farcela. Nel bar del quartiere Axa, sul litorale romano, c’era stata una rissa. Sul posto era stato necessario persino l’intervento della polizia. In quel momento il nuotatore si trovava fuori con la fidanzata, pronti a organizzare la loro serata. Si erano appena fermati in una tabaccheria in via Menandro, a pochi metri dal locale, quando i due aggressori, passando a bordo di uno scooter, hanno aperto il fuoco ferendo con più colpi il ragazzo, che era girato di spalle.

Un proiettile lo ha colpito al petto, trapassandogli il polmone e danneggiandogli la vertebra. La lesione al midollo da quel momento lo ha costretto per sempre su una sedia a rotelle. Lorenzo Marinelli, interrogato in Questura, confesserà di aver sparato, spiegando che, poco prima, era stato picchiato e minacciato da una persona nel locale. Era lui il vero bersaglio del suo gesto. Tuttavia, Manuel si è visto coinvolto in una vicenda con cui non aveva niente a che fare, confuso in mezzo a quel torbido regolamento di conti.