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Esplosione ad Alessandria, il pm: "Tragedia poteva essere evitata"

Esplosione Alessandria evitare

Se l'imputato avesse avvertito della presenza di cinque bombe che sarebbero esplose di lì a poco, i Vigili del Fuoco le avrebbero potute spegnere.

Dopo il fermo del proprietario della cascina di Alessandria in cui si è verificata l’esplosione, il procuratore Enrico Cieri ha spiegato che c’era il tempo per evitare che morissero tre Vigili del Fuoco. Se solo l’uomo avesse avvisato gli agenti della presenza di altro esplosivo.

Esplosione Alessandria: “Strage si poteva evitare”

Secondo le più recenti ricostruzioni, Vicenti avrebbe posto di sua spontanea volontà del materiale esplosivo nella cascina, per fare in modo di impossessarsi dei soldi dell’assicurazione. Avrebbe dunque posizionato un timer per farla saltare in aria all’1:30 di notte, se non fosse che, a suo dire per sbaglio, era stato programmato un settaggio anche per la mezzanotte.

E’ stato questo che ha causato l’intervento e il successivo avvertimento da parte dei Carabinieri riguardo allo spegnimento quasi totale dell’incendio. A questo punto Vincenti avrebbe potuto informare gli agenti della presenza di altre bombole di gas, in modo tale da evitare la morte dei Vigili del Fuoco. I militari hanno infatti parlato con lui intorno all’1, quindi ci sarebbe stato tutto il tempo di spegnerle, evacuare e spostarsi da lì. E invece non l’ha fatto.

Probabilmente non si è reso conto che l’esplosione non si era del tutto conclusa. Ma non ha neppure fatto cenno alla presenza di cinque bombe a tempo situate in due edifici diversi con un timer posizionato su un orario non ancora arrivato. Vincenti ha ribadito di non aver avuto alcuna volontà omicida e di non aver fatto la segnalazione perché sconvolto di un gesto che era andato al di là delle sue intenzioni. Rimane comunque indagato per omicidio volontario e non colposo.