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Feltri su Ilaria Cucchi: “Folle querelare Salvini, la droga fa male"

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Il direttore di Libero Vittorio Feltri ha commentato su Twitter la querela di Ilaria Cucchi contro Matteo Salvini, dando ragione al leader leghista.

Si aggiunge anche Vittorio Feltri all’ondata di polemiche in merito alla querela di Ilaria Cucchi nei confronti di Matteo Salvini, reo di aver accostato la morte del fratello Stefano al consumo di droga e non al pestaggio da parte dei carabinieri, condannati lo scorso 14 novembre dalla Corte d’Assise di Roma. Sulla vicenda il direttore del quotidiano Libero ha infatti definito una follia l’aver voluto querelare Salvini per la sua affermazione secondo cui la droga fa male.

Feltri contro Ilaria Cucchi

Nel pomeriggio del 19 novembre, Vittorio Feltri ha commentato così la notizia della querela: “La sorella di Stefano Cucchi ha querelato Matteo Salvini perché questi ha detto che la droga fa male. Se il tribunale lo condannasse vorrebbe dire che gli stupefacenti fanno un sacco bene. Cose folli”.

Quella di oggi non era però la prima opinione del giornalista in merito alla sentenza della Corte d’Assise che ha visto condannare a 12 anni di carcere i due carabinieri Raffaele D’Alessandro e Alessio Di Bernardo. Alla notizia della condanna infatti, Feltri commento: “Cucchi morì ammazzato, dice il tribunale. È sempre colpa dei Carabinieri. Sarà vero?”.

Le frasi di Matteo Salvini

Interrogato a poche ore dalla sentenza, Matteo Salvini rispose così ai giornalisti: “Condanno e sono vicino. Per quello che mi riguarda, da senatore e da papà combatterò la droga in ogni angolo d’Italia. Ma questo almeno lo posso dire? Posso dire che sono contro ogni genere di ogni spaccio di droga?”.

Parole che avevano scatenato la dura reazione di Ilaria Cucchi, decisa a combattere nei tribunali chiunque accostasse la morte del fratello alla droga e non al pestaggio subito quella notte di dieci anni fa: “Anch’io da madre sono contro la droga, ma Stefano non è morto di droga. Contro questo pregiudizio e contro questi personaggi ci siamo dovuti battere per anni. Tanti di questi personaggi sono stati chiamati a rispondere in un’aula di giustizia, e non escludo che il prossimo possa essere proprio Salvini”.