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Omicidio Yara, Bossetti esce dal carcere? La prova che può scagionarlo

massimo bossetti

L'avvocato di Massimo Bossetti ha invocato il riesame del caso dell'omicidio di Yara Gambirasio dopo aver scoperto un dettaglio.

Il 26 novembre del 2010 moriva Yara Gambirasio (la ragazzina trovata morta a Brembate di sopra), mentre dal 2014 Massimo Bossetti (accusato dell’omicidio) si trova in carcere. Da quanto si apprende, però, esisterebbe una prova che lo potrebbe scagionare. A La Vita in Diretta, infatti, l’avvocato di Bossetti Claudio Salvagni avrebbe rivendicato la riapertura delle indagini dopo aver scoperto un particolare dettaglio. Nel corso della trasmissione, inoltre, il legale avrebbe avuto un confronto diretto con un magistrato. Ecco quanto è emerso.

Bossetti uscirà dal carcere?

Massimo Bossetti si trova in carcere dal 2014 dopo essere stato accusato colpevole dell’omicidio di Yara Gambirasio. La ragazzina di 13 anni venne trovata morta a Brembate di sopra (Bergamo) il 26 novembre del 2010. Il DNA dell’uomo, inoltre, venne ritrovato nelle mutandine della ragazzina: una prova schiacciante contro Bossetti. Tuttavia, il legale Salvagni avrebbe scoperto un dettaglio che potrebbe scagionare il suo cliente. A La Vita in Diretta, dopo un confronto con i magistrati, Salvagni ha invocato la riapertura delle indagini.

Il cosiddetto “Ignoto 1”, ovvero il DNA rinvenuto sul cadavere, è ancora disponibile presso l’ospedale San Raffaele di Milano. Il legale Claudio Salvagni ha quindi invocato un riesame del caso. Tuttavia, come ha ricordato la magistrata in studio, la presenza fisica del DNA non significa necessariamente che le indagini verranno riaperte. Il dettaglio, infatti, non è sufficiente di per se a garantire la revisione della posizione di Bossetti, che per il momento rimane dietro le sbarre. Come si evolverà la vicenda? L’avvocato avrà la meglio sui magistrati?