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Bloccati nella neve: ritrovati i quattro escursionisti di Ravenna

escursionisti dispersi

Ritrovati i quattro escursionisti di Ravenna dispersi durante una bufera di neve. Il salvataggio dei soccorsi e la possibile multa.

Paura per 4 giovani di Ravenna che, incuranti delle condizioni meteo, sono partiti nel pomeriggio di mercoledì 11 dicembre per raggiungere Monte Pizzocolo, restando bloccati in una bufera di neve. L’allarme, scattato solo la mattina successiva, ha permesso il loro tempestivo recupero.

Dispersi nella neve

Partiti da Toscolano Maderno per raggiungere il rifugio “Due Aceri”, quattro amici escursionisti hanno deciso, nella giornata di mercoledì 11 dicembre, di partire per la cima di Monte Pizzocolo, nonostante le previsioni avverse annunciate da tutti i meteorologi. Un viaggio per arrivare a godere del panorama sul Garda dalla cima del monte e fermarsi all’interno del bivacco e riposare la notte, dove però qualcosa è andato storto nel mentre. Per il gruppo d’amici, 2 uomini e due donne di Ravenna, ad attenderli c’era una tempesta di neve, che avrebbe fatto perder loro la bussola, tanto da farli smarrire lungo i sentieri che da Vigole arrivano fino in cima la vetta. Bloccati nei boschi, con un abbigliamento non adeguato, hanno quindi passato la notte cercando di ripararsi con una tenda improvvisata grazie ad una coperta e una tovaglia, e accendendo un piccolo fuoco per scaldarsi.

L’arrivo dei soccorsi

Solo giovedì mattina, però, è scattato l’allarme, ovvero quando i quattro sono riusciti ad avvertire i soccorsi. Il pronto intervento degli uomini del Soccorso Alpino e dei Vigili del fuoco di Salò ha permesso il loro recupero e il salvataggio, con la tempesta di neve che ha però impedito l’atterraggio dell’elicottero. Rintracciati nel versante Sud del monte, sono stati quindi avvolti da teli e coperte termiche, per essere trasportati a fondo valle ed essere affidati ai sanitari del 118. Fortunatamente illesi, solo uno di loro ha accusato un principio di ipotermia, subito trattato con le cure del caso. Dato l’intervento complesso e lungo, l’Azienda regionale di emergenza urgenza sta valutando l’ipotesi di far pagare un ticket ai quattro.