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Acqua alta Venezia: nuovo picco previsto tra i 125 e i 130 centimetri

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Ancora allarme acqua alta a Venezia, l'appello degli albergatori: "Calo delle prenotazioni senza precedenti. Venite a Venezia".

Il maltempo che in questi giorni sta colpendo l’Italia ha fatto nuovamente scattare l’allarme acqua alta a Venezia. Come comunicato dal centro previsioni e segnalazioni maree del Comune di Venezia, per la giornata di sabato 21 dicembre è prevista una punta di acqua alta compresa tra i 125 e i 130 centimetri mentre per il giorno seguente il picco è fissato a 135 centimetri. Le perturbazioni in corso, infatti, spiegano gli esperti, causeranno un abbassamento della pressione atmosferica associato a venti di Scirocco lungo l’Adriatico.

Acqua alta a Venezia: le segnalazioni

La sezione Veneto di Arpa ha emesso una segnalazione meteo che recita: “Tra venerdì pomeriggio e sabato mattina tempo perturbato con precipitazioni più consistenti su zone centro-settentrionali, a tratti anche intense. Venti tesi, a tratti forti, sciroccali sulle zone costiere, in alta quota venti forti sudoccidentali, fino alle prime ore di sabato“. La città, comunque, dovrebbe essere percorribile e gli allagamenti dovrebbero interessare tra il 37% e il 46% della città.

Le ripercussioni sul turismo

Il maltempo persistente e l’acqua alta record che lo scorso novembre ha messo in ginocchio la città lagunare per giorni ha avuto pesantissime ripercussioni sul turismo soprattutto in vista delle imminenti vacanze natalizie. “Venite a Venezia – è l’appello degli albergatori -. Troverete una città bellissima e sostenibile, che in poche ore è tornata alla normalità“. “Da metà novembre – racconta il presidente dell’associazione – viviamo un calo di prenotazioni senza precedenti, con una flessione che non si è registrata nemmeno dopo l’attentato alle Torri Gemelle. Nel primo mese abbiamo avuto un picco del 45% di disdette tra cancellazione di eventi, convegni e altri importanti appuntamenti in programma fino a primavera“. I dati relativi a Capodanno dimostrano l’evidenza del problema: “Lo scorso anno l’occupazione era al 100%, quest’anno è sotto il 50″.