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Bassa marea a Venezia: dall'acqua alta alle estreme "seche dea Befana"

bassa marea Venezia

Bassa marea a Venezia: a inizio gennaio sono consuete le "seche dea Befana", cioè basse maree eccezionali. Dopo l'acqua alta, ci sono nuovi problemi

Dopo l’acqua alta, il sindaco Luigi Brugnaro fa sapere che i danni alle opere pubbliche “sono stati quantificati in 320mln di euro“. Ancora non calcolati i danni ai privati, perché “c’è tempo di presentare richieste di rimborso fino al termine di gennaio”, ha fatto sapere Brugnaro al termine di una riunione in Prefettura. Ma precisa: “Possiamo ipotizzare che si aggirino sui 70 mln”. Dopo i disastri di novembre (a cui si sono aggiunte le violenti e continue piogge che hanno bagnato la città fino a Natale), la prefettura di Venezia ha indetto una riunione straordinaria. Così è stata anticipata l’entrata in funzione del Mose, prevista entro giugno/luglio 2020. Intanto, la città deve affrontare un nuovo problema, il quale, paradossalmente, è l’opposto di quello vissuto fino a non molte settimane addietro. Gennaio, infatti, è iniziato con la bassa marea a Venezia.

Per il momento la bassa marea si è spinta fino a mezzo metro sotto il medio mare. Tuttavia, il livello potrebbe scendere ulteriormente. Non mancano i problemi di navigazione nei canali interni. Dopo le drammatiche immagini della splendida Venezia sommersa dall’acqua, le nuove foto fanno rabbrividire.

bassa marea Venezia

Bassa marea a Venezia

Venezia si è risvegliata con le “seche dea Befana”, cioè le basse maree eccezionali tipiche di inizio gennaio. Il 12 novembre 2019 uno Scirocco impetuoso ha portato l’acqua ai 187 cm, con danni per diversi milioni di euro. Solo due mesi più tardi, da martedì 7 gennaio 2020, i canali sono quasi interamente senz’acqua, addirittura in secca. Per le gondole la navigazione appare alquanto difficoltosa.

La bassa marea, infatti, ha raggiunto un livello estremo, pari a circa 50 cm (46 cm lo scorso anno). I sestieri di San Polo e Santa Croce sono tra le zone più colpite. Non sono mancati i problemi e i disagi nei servizi di emergenza, tra cui il passaggio delle idroambulanze e dei vigili del fuoco. Gli esperti prevedono che, nei prossimi giorni il livello dell’acqua dovrebbe attestarsi tra i 35 e i 60 cm.