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Coronavirus, Vinitaly 2020 rinviato da aprile a giugno

Vinitaly 2020: rinvio a causa del Coronavirus

La famosa fiera del vino, Vinitaly, subisce un rinvio a giugno per la sua edizione 2020. Colpa del Coronavirus.

Una dopo l’altra, le manifestazioni italiane subiscono l’effetto Coronavirus. È la volta del rinvio di Vinitaly 2020, la più grande fiera nostrana dedicata al vino che si tiene ogni anno in quel di Verona. La data prefissata sarebbe dovuta essere il weekend dal 19 al 22 aprile.

Scelta dura per Vinitaly 2020

Vinitaly 2020 ha dovuto quindi rivedere il suo planning per far fronte ai disguidi provocati dal Coronavirus. L’evento dunque slitterebbe dal 14 al 17 giugno, sempre presso la location di Verona Fiere che deve però confermare le date. Tra i fattori che avrebbero condizionato la scelta, quello del blocco dei voli verso l’Italia.

Giovanni Mantovani, direttore generale di Verona Fiere, ha dichiarato che la decisione è stata presa “In considerazione della rapida evoluzione della situazione internazionale che genera evidenti difficoltà a tutte le attività fieristiche a livello continentale”.

Lo stesso destino infatti è capitato anche alla Prowein di Dusseldorf, Germania, che si sarebbe dovuta svolgere il 15 marzo ed è stata posticipata a data da destinarsi.

Un necessario rinvio

È stata una decisione difficile, soprattutto perché due giorni delle nuove date scelte per Vinitaly 2020 coincideranno con quelli della Design Week di Milano, che forse però si farà a settembre. D’altra parte non c’era molta scelta, visto l’allarme Coronavirus e le misure precauzionali adottate in tutta Italia per contenere il contagio.

Anche tutti gli eventi correlati alla fiera hanno subito un rinvio, fra i quali Opera Wine, che si terrà il 13 giugno e Vinitaly International Academy (8-12 giugno 2020). All’organizzazione stavano arrivando da giorni disdette da parte di produttori e buyer, soprattutto stranieri. Visto l’investimento economico che rappresenta la partecipazione ad una kermesse del genere, in molti hanno preferito rinunciare.

Guardando il lato positivo di questo forzato rinvio, si presume che giugno possa essere un mese di rinascita per l’Italia, confidando nel rientro dell’emergenza Coronavirus letteralmente esplosa in questi mesi su tutto il territorio.