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Irina è morta a Napoli, la madre: "Non possiamo neanche fare i funerali"

Irina morta Napoli

Tragedia a Napoli: mentre i parenti del 15enne devastavano il Pronto Soccorso, Irina è morta. I genitori non hanno i soldi per il funerale.

Mentre i parenti di Ugo Russo, il ragazzo di 15 anni ucciso a Napoli da un carabiniere durante una tentata rapina, devastavano il Pronto Soccorso dell’ospedale Pellegrini, a poca distanza Irina è morta. La donna si trovava in rianimazione dopo essere stata picchiata dal compagno e la sua vicenda è stata oscurata dalla precedente. La madre si è lasciata andare a uno sfogo: “Vogliamo giustizia – avrebbe detto la donna -. Non possiamo neanche fare i funerali”.

Irina morta a Napoli, la madre

Il consigliere Francesco Emilio Borrelli ha incontrato la madre di Irina, morta a Napoli nello stesso momento in cui avveniva la devastazione dell’ospedale Pellegrini. La donna ha chiesto giustizia per la figlia, alla quale non potranno svolgere nemmeno i funerali per motivi economici. Il cosnigliere, quindi, ha lanciato una raccolta fondi sui social.

La notte in cui amici e parenti del 15enne morto durante una rapina hanno devastato il pronto soccorso dell’Ospedale Pellegrini, una donna di 39 anni, Irina, ha perso la vita. Oggi abbiamo incontrato la mamma della vittima – ha scritto Borrelli su Facebook -. Ci ha raccontato che la donna era stata ricoverata per aver subito gravi atti di violenza”. Dopo aver spiegato le condizioni per le quali la donna era ricoverata in ospedale, ha aggiunto: “La mamma, purtroppo, ci ha spiegato che non hanno le risorse economiche per pagare il funerale. Per questo motivo abbiamo deciso di avviare una raccolta fondi per raccogliere denaro a sufficienza per offrire alla donna un ultimo saluto dignitoso”.

Irina morta a Napoli

Si tratta dell’ennesima donna vittima di violenza, che il fidanzato aveva pestato a sangue riducendola in fin di vita. La 39enne era arrivata nel nosocomio in condizioni già critiche e il suo cuore ha smesso di battere proprio mentre a pochi metri di distanza dominava la devastazione di sedie, barelle, macchinari e le minacce al personale medico.

Si trovava da giorni ricoverata nel reparto di rianimazione, il medesimo in cui è morto Ugo Russo, a causa dei gravi danni a fegato e milza provocati dalle percosse subite. I dottori avevano effettuato su di lei tre interventi chirurgici e due embolizzazioni. Non sono però riusciti a frenare la sua emorragia addominale che dopo giorni di agonia l’ha condotta alla morte.

Nessuna pietà nemmeno i genitori di Irina, che hanno dovuto assistere inermi a quanto accadeva al Pellegrini venendo spintonati fuori dal reparto in cui loro figlia ha perso la vita. Una vicenda che è emersa anche grazie alle telecamere di videosorveglianza presenti nel triage e nel Pronto Soccorso. “Hanno funzionato eccome, hanno funzionato benissimo. Hanno ripreso molto bene quanto accaduto“, ha spiegato il direttore generale della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva.