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Uomo uccide la moglie a Caltanissetta e si costituisce ai carabinieri

67enne uccide la moglie a Caltanissetta e poi si costituisce.

Un ex venditore ambulante uccide la moglie a Caltanissetta. L'omicida, che da qualche tempo manifestava problemi psichiatrici, si è poi costituito.

Continuano gli episodi di femminicidio. L’ennesimo caso si è verificato oggi 18 maggio a Niscemi, un centro agricolo di poco più di 25 mila abitanti in provincia di Caltanissetta. Vincenzo Buccheri, un pensionato sessantasettenne ha ucciso la moglie, Giuseppa Pardo, casalinga di 66 anni, colpendola violentemente alla gola con un tagliacarte nell’appartamento in cui vivevano al centro della cittadina siciliana. Dopo il fatto, l’uomo, che ultimamente manifestava seri disturbi psichiatrici, si è immediatamente costituito ai carabinieri.

A fine marzo, a pagare le conseguenze di un episodio di violenza domestica è stata una studentessa di Medicina, Lorena Quaranta, strangolata e uccisa dal fidanzato in provincia di Messina.

Uccide la moglie a Caltanissetta

Vincenzo Buccheri ha raggiunto la caserma dei carabinieri con gli indumenti ancora sporchi di sangue. “Ho ucciso mia moglie e sono venuto qui per costituirmi”, ha detto l’ex venditore ambulante ai militari della caserma, apparendo piuttosto tranquillo. Giungendo al piano terra dello stabile sito in via Falcone, i militari, coordinati dal colonnello Ivan Borracchia, hanno trovato la vittima distesa sul letto in un lago di sangue e con l’oggetto ancora conficcato alla gola. L’uomo si trova adesso in stato di fermo nella caserma dei carabinieri, a disposizione del dottor Mario Calabrese, sostituto procuratore di Gela.

Una coppia apparentemente tranquilla

La coppia sembra non avesse un passato di violenze alle spalle ed era molto stimata in paese, non solo per l’onestà dei due coniugi, ma anche per la posizione professionale dei due figli: un maschio, che vive nello stesso palazzo dei genitori, è vigile urbano nella cittadina di Niscemi, e una femmina, è insegnante in Lombardia dove vive assieme al marito, agente di polizia penitenziaria. “Non ci sono denunce per stalking e maltrattamenti”, hanno dichiarato gli investigatori dell’Arma. Pare che l’uxoricida manifestasse da un po’ di tempo seri problemi mentali e che fosse in cura al dipartimento di salute mentale. Sull’omicidio stanno adesso indagando i carabinieri del reparto territoriale di Gela.