> > Truffa aggravata, arrestato il procuratore di Taranto Carlo Capristo

Truffa aggravata, arrestato il procuratore di Taranto Carlo Capristo

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Domiciliari per il procuratore di Taranto Capristo. L'accusa della Procura di Potenza: truffa aggravata. Un giovane procuratore svela la sua rete.

Il coronavirus non ferma la giustizia. Pende l’accusa di truffa aggravata sul procuratore di Taranto, Carlo Maria Capristo arrestato ai domicialiari. Capristo è ora agli arresti domiciliari assieme all’ispettore Michele Scivittaro ed altre quattro persone su ordine della Procura di Potenza con l’accusa di induzione indebita.

Il procuratore Capristo arrestato, l’accusa di truffa

La truffa, che spesso prende di mira gli anziani, può essere un fenomeno trasversale. L’inchiesta, condotta dalla Procura di Potenza, ha messo in luce un caso di truffa aggravata. Secondo quanto si legge nel comunicato del Procuratore di Potenza, Francesco Curcio, Carlo Capristo, ai tempi procuratore di Trani, avrebbe indotto “un giovane sostituto della Repubblica in servizio nel tribunale di Trani a perseguire in sede penale, senza che ne ricorressero i presupposti di fatto e di diritto, la persona che loro stessi avevano infondatamente denunciato per usura in loro danno, in modo da ottenere indebitamente i vantaggi economici ed i benefici conseguenti allo status di soggetti usurati“. L’accusa sostiene che Capristo, Scivittaro e tre imprenditori operanti nel barese avessero architettato un disegno organizzato per mettere in piedi un iter “legale” a loro vantaggio.

La denuncia del giovane procuratore

L’indagine ha preso piede dopo la denuncia del giovane procuratore in servizio a Trani, su cui Capristo aveva fatto pressioni. Da ciò, le accuse a Capristo e Scivittaro di truffa aggravata per aver “falsificato” la documentazione che attestava la presenza dell’ispettore di Polizia presso la Procura di Taranto. Da quanto emerso, il procuratore Capristo controfirmava le presenza del poliziotto e i suoi straordinari “mai prestati” perché era a casa, non a lavoro. Entrambi gli uomini si trovano agli arresti domiciliari.

Carlo Maria Capristo, a capo della procura di Taranto dal 2016, ha svolto l’attività come procuratore di Trani.