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Coronavirus in Lombardia: 90.581 casi totali e 15 morti in più

fabio-rolfi

Regione Lombardia ha diramato il nuovo bilancio dell'emergenza coronavirus sul territorio aggiornato al 9 giugno, che sale di 192 positivi e 15 morti.

Come di consueto, anche oggi gli amministratori locali della Lombardia hanno comunicato il bilancio dell’emergenza coronavirus in regione aggiornato a martedì 9 giugno. Rispetto alla giornata precedente si sono registrati 192 casi positivi, 15 decessi e 1.199 guarigioni/dimissioni, che portano il totale complessivo dall’inizio della pandemia nella regione a 90.581 contagi, 16.317 morti e 55.967 guariti. Sono 9.848 invece i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore, raggiungendo un totale di 836.313 test eseguiti in tutta la regione dallo scorso febbraio. Si segnala infine un calo nei pazienti ricoverati di 48 unità, alle quali si aggiungono 11 dimissioni dal reparto di terapia intensiva.

Coronavirus, il bilancio della Lombardia

Assieme alle statistiche generali sono stati riportati i dati dei contagi riferiti alle singole province, con la città metropolitana di Milano che si conferma ancora in testa con i suoi 23.483 casi, con 9.974 casi nella sola metropoli meneghina: seguono Brescia e Bergamo, rispettivamente con 15.094 e 13.661 casi, poi troviamo Cremona con 6.505, Monza con 5.591, Pavia con 5.423, Como con 3.946, Varese con 3.714, Lodi con 3.511, Mantova con 3.394, Lecco con 2.770 e infine Sondrio con 1.499 casi di coronavirus.

Nel consueto approfondimento social della Regione era presente oggi l’assessore all’Agricoltura Fabio Rolfi, che ha fatto il punto della situazione in merito allo stato del comparto agroalimentare regionale “La situazione è ancora abbastanza critica per alcuni settori. Due mesi con bar e ristoranti chiusi vuol dire sofferenza per un settore fondamentale della nostra economica, così come la filiera del latte e dei formaggi freschi o quella degli agriturismi, che nel corso degli anni hanno garantito un’integrazione economica consistente per molte aziende agricole. Sono settori che hanno bisogno della vicinanza concreta delle istituzioni e di una semplificazione concreta ed efficace delle burocrazie”.