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Rita Dalla Chiesa: "Papà si sarebbe indignato per il caso Palamara"

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Rita Dalla Chiesa esprime il suo sdegno per il caso Palamara e ricorda il padre come un esempio di legalità.

La giornalista Rita Dalla Chiesa ha espresso tutto il suo disgusto nei confronti del caso del magistrato Palamara, per la bassezza dei toni e dei contenuti delle note intercettazioni, tutti fattori che per l’ex conduttrice di Forum andrebbero a ledere l’immagine delle istituzioni e della giustizia italiana. Per lei, figlia del noto Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa ucciso dalla mafia, il rispetto della legge e delle forze dell’ordine è da sempre un principio guida. Lei stessa, se fosse stato possibile ai tempi, avrebbe voluto intraprendere la carriera nell’arma dei Carabinieri continuando così la tradizioni di famiglia che andava avanti da molte generazioni.

Rita Dalla Chiesa indagata per il caso Palamara

In una sua intervista a Il Tempo, la Dalla Chiesa ha ricordato suo padre facendo riferimento alle parole pronunciate dallo stesso il 5 giungo 1983, a Milano in occasione dell’attribuzione della prima medaglia d’oro al valore militare per la Bandiera dell’Arma dei Carabinieri: “Parlava dell’ingiustizia che assolve, com’era avanti. Mio padre ha combattuto e sconfitto le Brigate Rosse ma poi ha sofferto per alcune pene che non sono state applicate – aggiungendo poi – In questo senso era avanti, perché percepiva che qualche cosa anche all’interno della Magistratura non andasse bene”.

Poi il focus di Rita Dalla Chiesa si è soffermato sullo scandalo che sta coinvolgendo la Magistratura: “Il caso Palamara in questo senso diventa paradigma di una parte del sistema. Questo che sta accadendo getta un’ombra su un’istituzione generale della nostra democrazia e sporca anche tutto il buono che esiste”. Riferendosi poi sempre al pensiero del padre, la giornalista ha affermato: “Mio padre si indignerebbe più di me, si sentirebbe tradito dal caso Palamara”.