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Coronavirus, festa abusiva all'Argentario con 350 invitati

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All'Argentario, nella Maremma, non si rinuncia alla stagione estiva nonostante il Coronavirus: festa abusiva con 350 invitati.

Nel giorno in cui il ministro Roberto Speranza invita tutti a rispettare le indicazioni anti-Coronavirus – visto e considerato che per il terzo giorno consecutivo nel mondo si sono registrati oltre 200mila casi – e la governatrice della Calabria, Jole Santelli, torna a minacciare di chiudere la Regione dopo i casi dei migranti sbarcati a Roccella Jonica, c’è chi dà vita a party senza autorizzazioni. Accade all’Argentario, nel cuore della Maremma, dove padre e figlio, nonostante le prescrizioni anti-Coronavirus, hanno deciso di coinvolgere ben 350 persone creando maxi-assembramenti, con una festa abusiva.

Il tutto è accaduto nella serata di sabato 11 luglio in una villa a Porto Ercole, in provincia di Grosseto. La festa, però, non è finita come auspicato dagli organizzatori: padre e figlio, infatti, sono stati denunciati dai militari della provincia di Grosseto.

Coronavirus, festa abusiva all’Argentario

I due soggetti, infatti, hanno organizzato all’interno della loro villa all’Argentario una festa con oltre 350 invitati senza avere le giuste autorizzazioni né rispettare le prescrizioni per il Coronavirus. A tradire gli organizzatori è stata la musica ad alto volume: i carabinieri, infatti, insospettiti sono intervenuti all’interno di una lussuosa villa dove hanno riscontrato la presenza di centinaia di giovani.

Sono state diverse anche le segnalazioni da parte dei cittadini. Adesso, per padre e figlio le accuse sono molto gravi: in qualità di organizzatori, infatti, dovranno rispondere in concorso dei reati di trattenimenti pubblici senza licenza, apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo, disturbo della quiete pubblica e violazione del divieto di assembramenti.