> > Sovraffollamento Pronto Soccorso in Lombardia: gli ospedali più critici

Sovraffollamento Pronto Soccorso in Lombardia: gli ospedali più critici

Sovraffollamento Pronto Soccorso Lombardia

Chiamate in aumento, sovraffollamento in otto ospedali, più pazienti con problemi respiratori: la situazione dei Pronto Soccorso in Lombardia.

A segnalare una situazione di sovraffollamento dei Pronto Soccorso degli ospedali della Lombardia è anche l’aumento del numero di chiamate ricevute dai soccorritori: come evidenzia in un comunicato il direttore generale SC ATT Claudio Mare, si tratta dell’area più problematica dal punto di vista del soccorso sanitario.

Sovraffollamento Pronto Soccorso in Lombardia

Negli ultimi tre giorni il trend delle chiamate alla Soreu Metropolitana si è mostrato in crescita, con 2.030 telefonate mercoledì 28 ottobre e 1.936 alle 17:00 del giorno seguente. Stesso discorso vale per il numero degli eventi di soccorso: alla medesima ora di giovedì 29 ne erano stati effettuati 1.215, esattamente come in tutta la giornata precedente. Quasi il 40% è stato relativo a eventi respiratori e infettivi.

Il numero di accessi ai Pronto Soccorso degli ospedali di riferimento della SOREU Metropolitana è aumentato rispetto alle settimane passate ma sta mantenendo un trend stabile. Ad incrementare sono però gli ingressi per motivi respirativi e infettivi. Il numero di questi eventi processati entro le 16:00 del 30 ottobre è infatti aumentato di 34 unità rispetto a quelli presi in considerazione il 20.

I Pronto Soccorso che stanno vivendo le situazioni più critiche e che intorno alle 18 vivono fasi di sovraffollamento sono in particolare otto. Vale a dire l’IRCCS Policlinico di Milano, l’IRCCS San Raffaele, l’ospedale di Saronno, l’ospedale di Rho, gli ospedali Sacco, San Carlo e San Paolo di Milano e la struttura ospedaliera Cernusco. Per quanto riguarda i tempi di attesa dei mezzi di soccorso negli ospedali dell’area Metropolitana, la media stimata giovedì 30 ottobre è stata di 36 minuti con una variabilità nel 10% dei casi di oltre un’ora.