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Come di consueto il Ministero della Salute, di concerto con l’Istituto Superiore di Sanità e le singole amministrazioni regionali, ha fornito il bilancio dei contagi da coronavirus aggiornato a sabato 14 novembre 2020. Rispetto alla giornata precedente si sono registrati 37.255 casi positivi, 544 decessi e 12.196 guarigioni/dimissioni in più.
Con queste cifre il totale delle persone diagnosticate positive dall’inizio dell’epidemia è salito a 1.144, quello relativo alle vittime a 44.683 e quello delle dimissioni/guarigioni a 411.434. Quanto invece al numero degli attualmente positivi presenti sul suolo nazionale esso ammonta a 688.435.
La stragrande maggioranza degli infetti, pari a 653.731, si trova in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi, 31.398 sono invece ricoverati e 3.306 sono intubati in terapia intensiva. Rispetto al giorno precedente il primo dato è aumentato di 484 unità mentre il secondo di 76.
I tamponi effettuati dallo scoppio della pandemia sono 18.683.111 per un totale di 11.305.441 casi testati. Quelli processati nel corso della giornata sono pari a 227.695.
Quanto al dato territoriale, la regione più colpita rimane la Lombardia, che dallo scoppio della pandemia ha registrato 312.720 casi con un incremento giornaliero record pari a 8.129 unità. Tra le regioni con più di duemila casi riscontrati vi sono poi il Piemonte (+4.471), il Veneto (+3.578), la Campania (+3.351) il Lazio (+2.997), l’Emilia-Romagna (+2.637) e la Toscana (+2.420).
Le regioni con meno contagi
Sono soltanto quattro i territori che hanno registrato meno di 300 casi positivi. Si tratta di Molise, con un incremento giornaliero pari a 121 unità, la Provincia Autonoma di Trento che ne ha contati 206, la Valle d’Aosta con 245 contagi e la Basilicata con 265.
L’Emilia-Romagna comunica un ricalcolo
La regione emiliano-romagnola ha segnalato di aver eliminato 6 casi inseriti nei giorni precedenti nel computo totale in quanto giudicati non Covid.