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Vaccino Covid, la replica di un medico a Gallera: “Sono disponibile”

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In seguito alle parole di Gallera, sulla disponibilità dei medici, a replicare è un medico di Crema: “Sono disponibile, non mi cambia la vita”.

“Abbiamo medici e infermieri che hanno 50 giorni di ferie arretrate. Non li faccio rientrare in servizio per un vaccino nei giorni di festa”, Sono state queste le parole dell’assessore alla sanità della Lombardia, riferendosi al fatto che la Regione fosse indietro sulla somministrazione dei vaccini. Eppure proprio su queste dichiarazioni è arrivata la lettera aperta di Attilio Galmozzi, dottore in forze presso la Struttura Ospedaliera di Crema, il medico che si è rivolto all’assessore tramite Facebook ha evidenziato come per lui (ma anche per altri medici evidentemente) non sia un peso rientrare da eventuali ferie.

Ha messo infine in luce come non gli stravolga la vita mettersi a disposizione della popolazione. “Lo faccio ogni giorno”, ha concluso il dottor Galmozzi. La lettera aperta ha avuto una grande diffusione arrivando ad essere condivisa da Selvaggia Lucarelli, sulla sua Pagina di Facebook.

Vaccino, la replica di un medico a Gallera

“Egregio. Assessore Giulio Gallera, in seguito alle Sue dichiarazioni secondo le quali il ritardo nella somministrazione dei vaccini in Lombardia sarebbe da imputare alle ferie del personale sanitario Le comunico la mia disponibilità, fuori dall’orario di servizio e a titolo totalmente gratuito, a somministrare il vaccino anticovid in ambiente ospedaliero, sicuro e con il rispetto di tutte le procedure facendo seguito dalla giornata di domani fino al termine del programma vaccinale”. Inizia così la lettera aperta rivolta all’assessore alla sanità della Regione Lombardia scritta da Attilio Galmozzi medico dell’ospedale di Crema.

In questa lettera che ha avuto una grande visibilità sui social network viene evidenziato, come in quanto medico, per lui come altri suoi colleghi mettersi a disposizione delle altre persone non è un peso, anzi ribadendo come ciò: “non gli cambia la vita nè lo sconvolge rendersi utile alla popolazione”. Proprio per questo il suo è stato prima di tutto un impegno a rendersi disponibile sempre e comunque per salvaguardare la salute del paziente.