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Covid, il virologo Clementi: “Non serve altro lockdown, vacciniamo tutti”

Clementi

Il virologo Massimo Clementi ha escluso l’ipotesi che un nuovo lockdown possa essere utile ad affrontare l’emergenza Covid-19 in Italia.

L’Italia si è tinta nuovamente per lo più di arancione e rosso a fronte della terza ondata di Covid-19 (o della seconda mai conclusa, secondo alcuni esperti). Un nuovo lockdown totale per il Paese, tuttavia, sembrerebbe da escludere, soprattutto in virtù degli effetti della vaccinazione che si attendono nelle prossime settimane. Ne ha parlato Massimo Clementi, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’ospedale San Raffaele e docente, all’Adnkronos.

Clementi boccia il lockdown

Il virologo Massimo Clementi esclude la possibilità di una nuova chiusura totale in Italia: “Vedrei male un nuovo lockdown duro. Perché secondo me non ce n’é bisogno, né sarebbe utile in questo momento visti i risultati delle misure prese finora. L’andamento dell’epidemia di Sars-CoV-2 è abbastanza indipendente dalla rigorosità delle misure, si è visto in questi ultimi tempi. Poi ognuno ha ovviamente le sue idee. Ma io ritengo che i lockdown abbiano anche una valenza diversa: delle implicazioni politiche, sociali, scolastiche e di altra natura che non sono in grado di definire completamente. Però ritengo che l’impatto sia pesante. Se vogliamo arrivare a una rottura sociale, forse questa è la strada giusta. Io però non vedo indicatori preoccupanti in questo momento. Tutto può accadere, va precisato. Ma mi sembra ci sia un relativo controllo della situazione in Italia”, ha detto.

Il vaccino

Il direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’ospedale San Raffaele di Milano, inoltre, si è espresso in merito agli effetti della campagna di vaccinazione contro il Covid-19: Il fatto che Israele abbia evidenziato di aver avuto un beneficio nella curva epidemica dal fatto di aver raggiunto il 23% della popolazione vaccinata vuol dire molto. Ci lascia intravedere cosa potrebbe accadere da noi se continuiamo a vaccinare con un buon trend”.

E sui tempi di somministrazione per le diverse categorie di persone: “Possiamo vaccinare chi ha avuto l’infezione da Sars-CoV-2 senza problemi. Non ci sono dati sull’assenza di rischi, ma neanche sul contrario di questo, cioè sul fatto che possa creare problemi. Quindi vacciniamo tutti e il più velocemente possibile. In realtà se per esempio un bimbo che ha avuto il morbillo viene vaccinato non succede niente, anzi si reindirizza meglio la sua risposta immunitaria che, dopo un certo periodo, potrebbe essere insufficiente e durare pochi mesi. Mi sembra – prosegue Clementi – che stiamo passando dalla fase della vaccinazione anti Covid prioritaria agli operatori sanitari a una maggiore territorialità del vaccino e infatti si sta provvedendo a immunizzare per esempio le Rsa. Bisogna andare avanti, cominciare gradualmente a scendere. Ora viene il difficile: quando bisognerà coinvolgere la popolazione generale e chiamare le persone per fasce d’età. Auspicabilmente, si deve cercare di arrivare agli over 50 e vaccinarli tutti prima dell’estate“