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Impianti sciistici, apertura per protesta nella Piana di Vigezzo

Impianti sciistici

Nella Piana di Vigezzo gli impianti sciistici hanno deciso di aprire per protesta, nonostante lo stop stabilito dal Governo.

La Piana di Vigezzo è andata contro la decisione del governo di rinviare la riapertura della stagione sciistica, decisa nella serata di domenica 14 febbraio. Questa mattina la stazione sciistica ha tenuto aperti gli impianti nonostante lo stop stabilito dal governo, arrivato da Roma.

Impianti sciistici aperti

Luca Mantovani, amministratore delegato della società “Vigezzo & Friends”, che gestisce gli impianti, ha confermato l’apertura. “Siano aperti e sta continuando ad arrivare gente, intorno alle 8 avevamo già portato in quota con la funivia che collega la valle con le piste almeno un centinaio di persone” ha dichiarato all’agenzia Agi. Una scelta mirata, per dare un segnale forte. “Volevamo dare un segnale: non si può comportarsi in questo modo. Io capisco perfettamente le esigenze della tutela della salute, cosa a cui teniamo ovviamente anche noi, ma non si può cambiare idea meno di ventiquattro ore prima della riapertura” ha spiegato Mantovani. Per la Piana, come per tutte le altre zone, le chiusure a causa del Covid hanno comportato un danno economico notevole.

Noi siamo una piccola realtà, e nella stagione 2019-2020 abbiamo fatturato circa 400.000 mila euro nella stagione invernale. Quest’anno non arriviamo a 27.000 euro. Si parla di ristori, ma per ora noi non abbiamo visto niente” ha aggiunto Mantovani. Una giornata in più di apertura per far capire al governo che non possono prendere decisioni così in fretta. “Non vogliamo andare contro la legge ma ci sembrava necessario dare un segnale forte, e lo abbiamo dato” ha aggiunto l’amministratore delegato, confermando che da domani chiuderanno. Il governo ha deciso di prolungare lo stop agli impianti sciistici fino al 5 marzo dopo aver ascoltato il parere del Cts. La decisione è stata presa anche in seguito al monitoraggio dell’Iss, che ha dimostrato che i dati della pandemia sono ancora in crescita.