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Omicidio Bolzano, Benno: "Avevamo litigato e l'ho strangolato"

Benno Neumair

Benno Neumair ha raccontato i dettagli dell'omicidio di Bolzano ai danni dei genitori, da lui strangolati e gettati nell'Adige.

Benno Naumair ha confessato di aver commesso l’omicidio ai danni dei suoi genitori: durante l’interrogatorio durato tre ore ha spiegato di aver litigato con loro per i consueti motivi per cui discuteva in passato e allora, capitatagli tra le mani una corda da arrampicata, “l’ho presa e gliel’ho stretta al collo per farlo stare zitto“.

Omicidio di Bolzano: la confessione di Benno

Il ragazzo, che non ha mostrato segni di pentimento e si è limitato a rispondere alle domande senza versare una lacrima né mostrare un cenno di rimorso o agitazione, ha raccontato i dettagli di quel pomeriggio del 4 gennaio, l’ultimo in cui il padre ha visto la luce. Dopo le “solite litigate per i soldi, per tutto“, Benno ha spiegato di aver strangolato l’uomo e di aver visto la madre arrivare subito dopo. “Non le ho nemmeno dato il tempo di togliersi il cappotto e quando è entrata ho strangolato anche lei“, ha dichiarato.

Quanto alla corda usata per il delitto, l’ha buttata in un cassonetto con anche il suo telefono. I cadaveri invece li ha caricati in spalla fino alla macchina parcheggiata davanti alla porta. In realtà l’omicidio della madre è ancora da chiarire: il sospetto è che il giovane abbia detto di averlo compiuto quando era appena successo quello del padre per escludere la premeditazione. Alcuni particolari raccolti durante le indagini farebbero però pensare alla pianificazione del duplice delitto.

Una volta gettati i corpi nell’Adige, Benno ha infine preso dell’acqua ossigenata per cancellare le tracce eventualmente lasciate sul pavimento, anche se i Ris di Parma hanno comunque prelevato da casa molti campioni biologici devono ancora esaminare.