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Benno Neumair, la confessione: “Papà mi dava del fallito”

Benno Neumair confessione

Una lite familiare ha scatenato l’omicidio di Laura Perselli e Peter Neumair. La confessione del figlio: “Papà mi dava del fallito”.

“Papà mi rinfacciava che non valevo niente”, queste le parole di Benno Neumair, il giovane accusato di aver ucciso i genitori Laura Perselli e Peter Neumair scomparsi lo scorso 4 gennaio. Nei verbali diffusi dal quotidiano il Corriere della Sera, Benno Neumair ha raccontato i minuti che hanno preceduto l’omicidio dei genitori. Alla base ci sarebbe stata una lite familiare poi degenerata. Una richiesta di aiutare di più in casa, di contribuire di più: “ai miei genitori davo 350 euro di affitto da quando sono tornato a Bolzano”, ha raccontato Neumair nei verbali. Poi l’omicidio prima del padre, quindi della madre “senza nemmeno salutarla”, ha dichiarato.

La confessione di Benno Neumair

Il padre lo accusava di non valere niente, gli chiedeva sempre maggiori responsabilità e un aiuto in casa… questi sono solo alcuni dei dettagli raccontati da Benno Neumair il giovane altoatesino accusato di aver ucciso i genitori Peter Neumair e Laura Perselli. “Papà mi rinfacciava che non valevo niente. Si parlava delle mie responsabilità, di mia sorella […] Mi sono sentito alle strette e mi sono rifugiato in camera mia”.

Neumair nei verbali diffusi dal Corriere della Sera ha proseguito: “Ai miei genitori davo 350 euro di affitto da quando sono tornato a Bolzano. Mio padre voleva che prendessi l’appartamento di sotto, altrimenti mi avrebbe chiesto 700 euro a partire da gennaio. Io avevo risposto che non era giusto, mentre lui insisteva […] Io mi sentivo male dentro”

Poi il tragico momento durante il quale ha ucciso per primo il padre: “Volevo solo il silenzio. Così l’ho zittito. Ho preso dalla bacinella di plastica dei miei attrezzi la prima corda di arrampicata che ho trovato. […] Eravamo in corridoio, siamo cascati insieme per terra e non so se l’ho strozzato da dietro o da davanti. Ho stretto molto forte, poi sono rimasto seduto o sdraiato in corridoio”. L’uccisione del padre è stato seguito dall’omicidio della madre: “Mia mamma è entrata in casa e mi è venuto di fare la stessa cosa, senza neppure salutarla”.