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Decreto dignità: tutte le novità nel mondo del lavoro

Decreto dignità, ecco le nuove norme

Novità per i contratti a tempo determinato e a somministrazione, per i dipendenti scolastici, le aziende che delocalizzano e il gioco d'azzardo.

Approvato alla Camera il decreto dignità, ora la legge passa in Senato per il voto definitivo. Se Palazzo Madama confermerà la decisione dei deputati, saranno numerose le nuove norme che regoleranno il mondo del lavoro. Tra le novità c’è l’introduzione di un bonus assunzioni rinnovato ogni due anni per i giovani under 35. Secondo le stime calcolate sulla base delle assunzioni nei primi cinque mesi del 2018, saranno circa 31.200 i lavoratori coinvolti ogni anno. La soglia dei contratti a tempo indeterminato che non devono essere superati da quelli a termine e a somministrazione è stata portata al 30%. Prima era al 20% per per i contratti determinati e 20% per quelli a somministrazione. Per i lavoratori che non rispetteranno la legge, la sanzione prevista è di 20 euro al giorno e a lavoratore coinvolto nell’illecito.

Le norme del decreto dignità

I contratti determinati senza causale che superano i 12 mesi verranno trasformati automaticamente in contratti indeterminati. Per i contratti in essere, è previsto un periodo di transizione, fino al 31 ottobre 2018, durante il quale le nuove norme non verranno applicate. Torneranno in vigore i voucher per i lavoratori delle aziende agricole, alberghiere e turistiche, purché abbiano più di 8 dipendenti. Il pagamento dovrà avvenire entro 15 giorni da quando la prestazione lavorativa è stata registrata presso lo sportello postale. Annullata la norma 107 del decreto “Buona scuola“, che prevedeva il tetto di 36 mesi per i contratti determinati del personale scolastico.

Sanzioni previste per le aziende che ricevono fondi pubblici e delocalizzano entro cinque anni. Il ricavato verrà reindirizzato a un fondo per il “finanziamento di contratti di sviluppo ai fini della riconversione del sito produttivo”.

L’aumento dei contributi per il rinnovo dei contratti determinati non verrà applicato ai dipendenti domestici, come colf, badanti e baby sitter. Saranno esclusi dai cambiamenti relativi ai contratti di somministrazione tutti i lavoratori del settore marittimo.

Il gioco d’azzardo

Tra le norme previste per regolare il mondo del gioco d’azzardo c’è l’introduzione, proposta dal Pd, della dicitura “questo gioco nuoce gravemente alla salute” su tutti i ticket del gratta e vinci. Dal 1 gennaio 2020 si potrà utilizzare le slot solo inserendo la tessera sanitaria. L’obiettivo è impedire l’accesso ai minori. I gestori degli esercizi commerciali che decideranno di eliminare le slot e simili apparecchiature dai loro locali potranno richiedere il loro “No slot” al Comune.

Chi violerà la legge sul divieto di pubblicità relativa al gioco d’azzardo dovrà pagare il 20% (e non il 5%, come inizialmente previsto) del valore della sponsorizzazione. Il valore minimo previsto è 50mila euro.