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Delmastro (FdI) a rischio dimissioni: "Quelle intercettazioni su Cospito le ho passate io a Donzelli"

Delmastro - Donzelli

Andrea Delmastro ha svelato a Donzelli il documento riservato con le conversazioni tra Cospito e i boss. Ora rischia il posto.

Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia, avrebbe rivelato al collega Giovanni Donzelli il documento riservato con due intercettazioni che riportano le conversazioni tra Alfredo Cospito e due boss della camorra e della ‘ndrangheta sulla battaglia contro il 41bis.

Delmastro (FdI) a rischio dimissioni: “Quelle intercettazioni su Cospito le ho passate io a Donzelli”

Chi ha passato le intercettazioni su Alfredo Cospito al deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli? La risposta è arrivata dal diretto interessato. A passare i documenti è stato il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, coinquilino di Donzelli. Adesso rischia il posto. Perché il ministro Carlo Nordio ha chiesto una relazione al suo capo di gabinetto Alberto Rizzo sulla vicenda. Per ottenere quei documenti riservati sono necessarie delle richieste precise, non sono nella disponibilità dei parlamentari. A rischio c’è anche il posto di Donzelli al Copasir. Donzelli ha citato anche stralci di articoli che raccontavano lo sciopero della fame di Cospito a base di integratori e le due intercettazioni. Una risale al 28 dicembre 2022. Cospito stava parlando con Francesco Prezza, killer della ‘Ndrangheta. “Mantieni l’andamento, vai avanti” gli ha detto Prezza. L’altra intercettazione è del 12 gennaio 2023. “Pezzetto dopo pezzetto si arriverà al risultato” gli ha detto Francesco Di Maio, del clan dei casalesi.

Giurì d’Onore: cos’è?

Un retroscena de La Stampa racconta che l’offensiva di Fdi è stata pianificata. Donzelli e Delmastro avrebbero preparato l’intervento in casa. Ieri è arrivato l’annuncio di un Giurì d’Onore. Si tratta di una commissione d’indagine che può essere nominata dai presidenti di Camera o Senato. Si nomina su richiesta di un parlamentare che si sente leso nella sua onorabilità da accuse mosse nel corso di una discussione. Al Giurì è assegnato un termine per riferire l’esito della sua valutazione della fondatezza delle accuse. Con una relazione di cui prende atto l’Aula, senza dibatto né votazione. Questa nomina prevede l’addebito personale di un parlamentare nei confronti di un altro, l’attribuzione dei fatti determinati e la possibilità di acquisire elementi in ambito parlamentare o da testimonianze spontanee.