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Dengue a Bologna: caso sospetto, avviati gli accertamenti del Comune

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In Europa arriva solitamente dopo un viaggio all'estero. Ecco cos'è la febbre del virus tropicale

Dopo il recente allarme West Nile, a mettere in guardia le autorità locali è un sospetto caso di Dengue a Bologna. Il Comune ha annunciato accertamenti e misure di profilassi.

Sospetto caso di Dengue a Bologna

L’Azienda sanitaria locale di Bologna sta lavorando per accertamenti su un possibile caso di Dengue importato dall’estero. Le verifiche riguardano l’area cittadina compresa tra i quartieri Santo Stefano e Porto-Saragozza.

Dal Comune del capoluogo assicurano che “verranno attivate le misure di profilassi”. Le autorità comunicano che “è già in corso la disinfestazione diurna, come da specifico protocollo regionale, nell’area circostante la casa della persona colpita, per prevenire l’insorgenza di eventuali casi secondari”.

I provvedimenti di profilassi riguardano alcune specifiche vie del centro cittadino: via Francesco Petrarca, viale Antonio Aldini, vicolo Spirito Santo, via Giovanni Boccaccio, via Pastrengo, Mura di Porta D’Azeglio, via San Frediano e via della Libertà.

Che cos’è la Dengue

Si tratta di una malattia infettiva che può raggiungere una fase acuta lunga due settimane. L’origine della patologia è virale. Il virus viene trasmesso agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Per questo è importante la profilassi e il controllo delle aree, per fermare possibili contagi.

L’Istituto superiore di sanità (Iss) ricorda che nei paesi dell’emisfero nord, in particolare in Europa, la Dengue costituisce un pericolo in un’ottica di salute globale, dato che si manifesta soprattutto come malattia di importazione, il cui incremento è dovuto all’aumentata frequenza di spostamenti di merci e di persone.

La malattia si manifesta con febbre alta, che solitamente compare dopo 5-6 giorni dalla puntura, accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre.

Cosa fare in caso di pericolo Dengue

In caso di conferma del sospetto contagio, le istituzioni locali procedono con la profilassi. A oggi, il Comune di Bologna chiede

“a tutti i residenti, amministratori condominiali, operatori commerciali, gestori di attività produttive e in generale a tutti coloro che abbiano l’effettiva disponibilità di aree aperte o abitazioni in queste aree: di permettere l’accesso degli addetti alla disinfestazione per effettuare i trattamenti e la rimozione dei focolai larvali presenti nei cortili privati; di svuotare i ristagni d’acqua eventualmente presenti nei propri balconi, terrazzi o davanzali, di chiudere le finestre durante le ore notturne, in quanto verranno eseguiti interventi di disinfestazione in aree stradali, a partire da questa notte fino al 28 agosto. In caso di pioggia e vento l’intervento verrà posticipato”.

In Italia, il virus tropicale ha contagiato 47 persone rientrate da viaggi nel 2023. I più recenti casi sono stati segnalati in Lombardia.