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Allarme West Nile in Italia: cosa fare e come prevenire la malattia

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Temperature alte e caldo umido fanno proliferare le zanzare, principale vettore del virus.

Dall’inizio di maggio 2023 in Italia sono stati registrati 94 casi di contagiati da West Nile Virus (Wnv). I decessi sono stati 4. In una settimana i numeri dei contagi sono quasi raddoppiati.

Crescono i casi di West Nile in Italia

Il picco in una sola settimana desta preoccupazione. Dei 94 casi di West Nile segnalati in Italia da maggio a oggi, 39 (circa un terzo) sono stati registrati solo nell’ultima settimana, dal giorno 11 al 17 agosto. Sul bollettino precedente del 10 agosto i numeri erano fermi a 55 dall’inizio di maggio fino a quella data.

Nel frattempo 2 persone sono morte in Lombardia (tra cui un uomo di 70 anni), un pensionato di 82 anni è deceduto a Borgolavezzaro (Piemonte), e una vittima è stata segnalata in Emilia-Romagna.

Dai numeri dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) si rileva anche una maggiore estensione del contagio: i casi sono distribuiti in 41 province e 8 regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Puglia, Sicilia e Sardegna).

In 52 casi la malattia si è presentata nella forma neuro-invasiva (9 in Piemonte, 12 in Lombardia, 6 in Veneto, 23 in Emilia-Romagna, 1 in Puglia), altri 26 casi sono stati identificati in donatori di sangue.

Che cos’è il West Nile

Il virus del Nilo occidentale passa nell’uomo soprattutto attraverso diverse specie di zanzare. La diffusione del contagio è quindi legata al proliferare delle zanzare, alle piogge abbondanti come quelle verificatesi durante i fenomeni estremi e intensi che stanno caratterizzando questa stagione, dovuti soprattutto al cambiamento climatico. Le condizioni climatiche con temperature alte e caldo umido possono portare a un aumento dei contagi.

Il fenomeno e i rischi si possono contenere anche adottando comportamenti sani.

Come prevenire il West Nile

L’Iss chiarisce che al momento non esiste un vaccino per la febbre West Nile. Attualmente sono allo studio dei vaccini, ma l’unica arma di prevenzione consiste soprattutto nel ridurre l’esposizione alle punture di zanzare, proteggendosi con repellenti o consultando un medico per scegliere prodotti più adatti.

I medici e gli esperti dell’Iss consigliano di proteggersi dalle punture e di evitare che le zanzare possano riprodursi facilmente, adottando i seguenti comportamenti:

· Usare repellenti e indossare pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto;

· Evitare cortili e aree pubbliche;

· Installare zanzariere alle finestre e soggiornare in ambienti climatizzati e poco umidi;

· Svuotare di frequente i contenitori con acqua stagnante (per esempio, secchi, vasi per fiori e sottovasi, catini, bidoni, ecc.) e coprire quelli inamovibili;

· Cambiare spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali;

· Svuotare le piscinette per i bambini quando restano inutilizzate.