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Denise Pipitone, prelevato dna ad una 20enne rom: gli esami hanno dato esito negativo

denise aggiornamento

Non è Denisa la piccola scomparsa a Mazara del Vallo nel 2004. L'esito degli accertamenti è purtroppo negativo.

Sono passati quasi 19 anni da quando Denise Pipitone è scomparsa alla tenera età di quasi quattro anni. Da allora un intero Paese non ha mai smesso di cercarla. Sono state inoltre numerose le piste che nel corso di questi anni si sono aperte e che purtroppo non hanno portato alla risoluzione del caso.

Nelle scorse ore si era accesa una piccola speranza, purtroppo sfumata nel nulla. Nella giornata di martedì 28 febbraio ad una ragazza di 20 anni rom di origini bosniache è stato prelevato un campione di DNA. Ad incontrarla un’inviata della trasmissione Quarto Grado. L’esame, disposto dal procuratore di Marsala Fernando Asaro e dal pm Roberto Piscitiello ha dato esito negativo. C’è quindi la conferma: la giovane, Denisa Beganovic non è la piccina scomparsa da Mazara del Vallo nel 2004.

Denise Pipitone, prelevato il dna ad una ragazza Rom: l’esito è negativo

Il nome della giovane rom non ha lasciato dunque certo indifferenti: Denisa – secondo l’anagrafe – è nata in Bosnia nel settembre del 2002, due anni dopo dunque Denise. La giovane è cresciuta in Bosnia anche se, durante la trasmissione, ci è stato detto che quando aveva tre anni era stata in Italia. Ad oggi risiederebbe nella periferia nord-est di Roma. Vive nel nostro Paese dal 2018.

Alle telecamere di Quarto Grado Denisa ha raccontato che i Carabinieri le hanno fatto vedere le foto con Denise e il papà naturale, Piero Pulizzi: “Mi hanno fatto vedere la foto di un uomo con sua figlia ma non li conosco. I Carabinieri mi hanno detto che stanno cercando una bambina scomparsa”. Il legale di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta aveva commentato così l’aggiornamento ad ANSA: “Sono fughe di notizie che colpiscono al cuore una madre e un padre in attesa. E queste cose non dovrebbero accadere”.

La reazione di Piera Maggio

Nel frattempo Piera Maggio e Pietro Pulizzi hanno dichiarato su Facebook: “Non eravamo a conoscenza di tale accertamento. Rimaniamo sempre speranzosi ma con i piedi ben piantati a terra in attesa di notizie concrete. Non possiamo permetterci illusioni dolorose. Grazie”.

Qualche ora dopo, a seguito dell’esito dell’esame che ha disatteso ancora una volta le speranze di ritrovare Denise, Piera attraverso un comunicato congiunto con Pietro Pulizi si è rivolta contro la Procura evidenziando il fatto di non essere stata informata che tramite la stampa: “‘La stampa è tossica, la stampa inquina ed è pericolosa’ e poi ci ritroviamo (con tutto rispetto) un Procuratore che utilizza la stampa per rispondere e non ci manda a casa neanche attraverso un carabiniere, le forze dell’ordine, ancor prima del comunicato stampa, visto che la comunicazione l’hanno fatta loro, dando la notizia a tutti e non anche in primis a noi genitori, per comunicarci umanamente in maniera riservata, “stia tranquilla signora purtroppo l’esito del DNA è risultato negativo. Neanche questo, tutto attraverso la stampa che in questo caso ‘la stampa è buona’.

Ha infine aggiunto: “La stampa non va valutata e definita a propria convenienza e comunque svolge un servizio dietro notizie e comunicazioni perché gli vengono riferite anche da qualcuno. Abbiamo appreso la notizia dell’accertamento della ragazza Bosniaca di Roma, dall’inizio a fine esito nel giro di 12 ore, solo attraverso i media.
Rimaniamo delusi e amareggiati. Siamo un papà e una mamma che cercano la loro figlia da 19 anni e non smetteranno mai di cercarla fino a prova contraria. Un pò di empatia non ci guasterebbe. Grazie”.